giovedì 30 ottobre 2014

Lucca Road Diary 1 - A me Lucca mi ammazza sempre

Avrei dovuto scrivere questo post sta mattina appena ero salito sul treno ma non era successo ancora nulla quindi mi sono goduto la traversata e ho lasciato perdere.
Non credo di aver mai fatto cosa più sbagliata perchè quando IO vado a Lucca non posso mai star tranquillo: un anno fa, per esempio, quella santa della mia ragazza del tempo, Dio ti abbia in gloria, ha dovuto sopportare le mie crisi isteriche.
Quest anno invece pensavo che ce l'avrei fatta e che tutto sarebbe andato per il meglio: sbagliato.
Avevo anche avuto dei segnali i giorni prima: da Lunedì 27 ho sofferto di mal di testa in maniera sistematica, da morire, pensavo fosse un caso invece il mio corpo voleva avvisarmi: sta lontano dalla fiera non andare.
Ma non ho mai ascoltato nessuno, principalmente perchè sono sordo, anche se questa è un'altra storia, e poi perchè sono parecchio testardo quindi me ne son fregato e son salito sul treno.
Tra Roma e Firenze nessun problema, anzi sembrava una scampagnata, i guai sono arrivati dopo: sceso a Firenze, grazie alla mia splendida memoria, simile a quella di una formica con un deficit di attenzione, mi sono ricordato che dovevo prendere il treno per Viareggio, che fermava a Lucca, ma sono stato in ansia per tutto il viaggio e ho deciso di cedere il mio posto a sedere, stando in piedi per un'ora, solo per essere sicuro di scendere.
Ah noi ansiosi.
Arrivato mi sono accorto che puzzavo come un bisonte per via del caldo boreale che nessun meteorologo aveva calcolato e che il mio telefono stava esalando l'ultimo respiro: insomma le sfighe non vengono mai da sole.
Dopo aver speso dieci euro in panini, i bisonti consumano un sacco di calorie, sono andato in cerca della biglietteria per ritirare il mio abbonamento.
Trovandomi sprovvisto di cartina e con la valigia in una mano ho deciso, invogliato dal dolce sole cocente dell'una, di farmi una disperata passeggiata sulle mura di Lucca sino ad arrivare ad una biglietteria quasi deserta.
Fatto il biglietto e preso il mio fashionissimo braccialetto sono tornato alla stazione degli autobus da cui ero partito e che avevo cercato ore prima urlando come una scimiglia urlatrice: mi metto sulla panchina ad aspettare, mi volto e.. eccola li!
Ciao biglietteria a due metri da me.
Ciao.. ciao e vaffanculo.
Ma le risate non sono finite amici miei: prendo il bus, strapieno di ragazzini usciti da scuola manco fossimo vicino ad un'elementare, e mi rendo conto di non sapere dove cacchio scendere così chiedo ad una bambina che candidamente mi dice: " Guarda non lo so, tra 3 o 4 fermate ".
Io le credo.
Sembra sicura di sé, non può sbagliare.
Si, ha sbagliato.
La tenera bimbetta mi fa scendere a 1 kilometro dal mio albergo costringendomi a farmi 30 minuti di camminata coi bagagli in spalla.
A tenera bambina spero di rincontrarti.. mentre sei a piedi.. e io in auto.
Ed ecco per finire la ciliegina sulla torta: il mio arrivo all'albergo.
Sono fermamente convinto che Lucca e dintorni sia pieno di ponti: vicino al mio Bed And Brekfast ho trovato 4 ponti diversi a distanze diverse tutti appena fatti.
Sarebbe stato carino capire quale dovevo attraversare invece di farmeli tutti avanti ed indietro: la gente non sapeva decidersi mi diceva solo " attraversa il ponte, quello moderno, appena fatto ma che non è appena fatto ".
Grazie.
Grazie della fatica <3.

Rimanete sintonizzati.
Addio per ora e valar murghulis.

#LuccaRoadDiary
#IlMioQuadernoDegliAppunti

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