mercoledì 21 gennaio 2015

The Flash prima metà di stagione - In a blink of an eye

Approfittando del fatto che ieri Flash è riniziato in America e ha debuttato, da noi, su Italia Uno ho deciso di scrivere un po' che ne penso della prima metà della stagione. 

Dopo il successo delle prime due stagioni di Arrow e la conferma per una terza la CW ha deciso di dare nuovamente fiducia a Berlanti, Guggenheim e Kreisberg, i produttori della serie, dandogli la possibilità di creare un vero e propio show di supereroi: Flash.
Infatti se, inizialmente, Arrow era una versione rivisitata del Batman di Nolan, un uomo normale che si eleva a simbolo, la seconda stagione aveva introdotto, decentemente, i superpoteri e i piani alti del network, impressionati dalla buona riuscita del tutto, diederò il via libera per lo spin off su Barry Allen, introdotto nella seconda stagione.
Finito lo scontro con Slade Oliver torna a combattere i soliti criminali " da strada " e un nuovo cast di freaks, stavolta con superpoteri, viene creato per The Flash.
Il pilot dello spin off si ricollega direttamente al finale dell'episodio di Arrow in cui Barry veniva introdotto e ci mostra la nascita di Flash e il suo primo avversario: Flash è in palese continuity con Arrow e Barry ormai non è più lo stesso dopo aver incontrato un vero supereroe.
Il primo episodio, probabilmente, è quello riuscito peggio degli otto attualmente mandati in onda e insieme ai due successivi è soltanto il preludio per il vero show: Flash aveva bisogno di ingranare, di trovare alcuni punti fermi e migliorare quelli deboli.
Dal quarto episodio in poi l'intero show si arricchisce di una forte mitologia interna che cresce piano piano, basta guardare il finale del pilot, e si ricollega in modo sottile ad Arrow in più di un'occasione: non sarà raro trovare riferimenti e personaggi del mondo di Oliver Queen.
Avere due show su due supereroi diversi nello stesso universo e sullo stesso network chiaramente è un grande vantaggio per i produttori che si ritrovano tra le mani molti personaggi già caratterizzati perfettamente, il tutto però non risulta tremendamente invasivo e lascia la possibilità, a chi voglia vedere solo Flash, di ignorare completamente Arrow.
Barry Allen e soci però, se inizialmente sembravano una copia del ben più famoso Team Arrow, dopo pochi episodi riescono a diventare dei personaggi indipendenti dal mondo di Oliver e ha conquistare una forte unicità: Cisco non è Roy e soprattutto Catlin non è Felicity.
Alcuni tratti dello show, come il rapporto tra Barry e il padre o il triangolo amoroso, sono ripresi pari pari da Arrow ma credetemi gli sceneggiatori anche in queste piccole cose riescono a mettere un tocco personale e a rendere tutto diverso.
Inizialmente ero molto titubante e poco interessato a questo show, tant è che decisi di non metterlo tra le recensioni della settimana, ma in breve la storia e la, convincente, gestione di un potere così particolare come quello della supervelocità sono riusciti a sconfiggere il mio scetticismo.
Flash è si uno spin off di Arrow, è si il prendere le fondamenta di uno show che va fortissimo per riusarle ma è anche un miglioramento e un estensione di un qualcosa che avevamo già visto e di questo non posso che essere contento.
Quindi date una possibilità a questo show: accendete la tv e lasciatevi convincere dal fulmine in a blink of an eye.
Addio per ora e grazie a Pazuzu.

#Flash
#TheFlash
#SerialUpdate
#ItaliaUno

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