lunedì 21 marzo 2016

Netflix Pick 3 - Daredevil 2




La prima stagione di Daredevil è, a conti fatti, una delle cose migliori uscite da mamma Netflix: nessuna sbavatura, regia e sceneggiatura perfette e un cast bello forte.
La prima stagione di Daredevil è una delle migliori serie a stampo supereroistico uscite in questi anni.
Il secondo capitolo della vita del diavolo rosso, quindi, doveva o rimanere sullo stesso livello del suo predecessore o superarlo.
Ecco, state tutti tranquilli: la seconda stagione è, molto tranquillamente, al livello della prima.
Ma riesce a superarla?
Domanda difficile a cui cercheremo di dare una risposta.

Questa seconda stagione inizia qualche mese dopo la prima stagione: Fisk è in cella, Matt continua la sua carriera da avvocato e da vigilante e, piano piano, il suo rapporto con Karen è sempre più stretto.
È tutto perfetto ma nubi nere stanno apparendo sul cielo di Hell's Kitchen: la Yakuza, insieme a potenti alleati, è tornata e Devil, come se non bastasse, oltre a dover affrontare un fantasma del suo passato, Elektra, se la dovrà vedere anche contro un suo " imitatore ", il Punitore.
Oltre al cast principale precedente, quindi, assistiamo al debutto di nuovi personaggi e al ritorno di facce del passato tutte, straordinariamente, caratterizzate.

Il nuovo showrunner decide di mostrarci il presente e il passato di Matt arrichendo, in questo modo, non solo il cast di comprimari ma anche Matt stesso riuscendo a spiegare, per di più, alcuni passaggi poco chiari della prima stagione che, chiaramente, sarebbero tornati in questa.
Così, mentre scopriamo perché Matt è diventando questo Matt, Karen cresce esponenzialmente e anche Foggy fa lo stesso portando la stagione ad una chiusura inaspettata.
Inaspettata è anche la regressione del nostro protagonista: mentre infatti scopriamo qualcosa del suo passato e i suoi amici vanno avanti con la loro vita lui, parallelamente, cade in disgrazia, perde ciò che ha e non riesce più a unire le sue due vite mettendo a rischio tutto ciò che gli è caro.

Chiaramente vedremo il fallout di questa stagione quando il diavolo rosso ritornerà sui nostri schermi, non si sa ancora se prima o dopo il crossover The Defenders, ma, è possibile, che alcuni personaggi possano non tornare: uno su tutti il Punitore di Jon Bernthal.
Ecco, il Punitore di Berntahl probabilmente è la rappresentazione fatta persona di questa stagione di Daredevil: esecuzione perfetta di un personaggio che nel passato ha avuto più ombre che luci, un attore che ci mette il cuore e l'anima, una storia scritta e disegnata con cura ma con una fine magari un po' troppo frettolosa, poco interessante e con troppi risolvi per il futuro.
Certo nessuno vuole che gli sceneggiatori non lascino delle porte aperte per il futuro tuttavia un po' piu di chiusura della stagione sarebbe servita per rendere questo secondo capitolo più forte e meno, come si sul dire, un riempitivo.

Proprio questo suo essere " Ok, questo lo lasciamo per dopo ", proprio questo suo essere un riempitivo rendono questa stagione solo, ed è un grandissimo solo, al pari del suo predecessore impedendole di superarla.
Questo e Elektra.
Perchè Elektra dite?
Beh perché Elektra è un personaggio antipatico, scritto e interpretato molto bene, ma fastidioso come un calcio nelle palle.
Che aiuti o ostacoli il nostro protagonista lo spettatore non riesce, del tutto, a creare un legame empatico con la ragazza facendo soffrire, di conseguenza, tutta la stagione che, nel finale, si basa proprio sulla ragazza.

La storia di Daredevil quindi si arricchisce di significato, di parecchi sfumature e di vari personaggi ma non riesce a lasciare il segno che vorrebbe perché troppo legata ad un disegno più grande: un disegno meraviglioso ma comunque ancora troppo lontano.

Alla prossima!

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