venerdì 5 agosto 2016

Feed the beast - Piatto scotto








Io in Feed the beast ci credevo abbastanza, in un primo momento, e ci ho creduto man mano, sempre di più, con l'uscita continua dei trailer e con alcune interviste.
Feed the beast aveva un grandissimo potenziale dovuto agli attori protagonisti e agli sceneggiatori e produttori dietro al progetto, uomini che avevano già messo mano a Breaking Bad e a varie serie AMC che già avevano fatto successo.
La stessa rete è una rete via cavo e quindi, come leggenda vuole, dovrebbe essere un prodotto duemila volte più curato e elaborato delle serie normali provenienti da altre reti, quelle appartenenti al normale pacchetto che viene dato a qualsiasi possessore di tv negli USA.
Non dico che fosse un telefilm da vedere a scatola chiusa, questo mai, ma comunque c'erano una serie infinita di motivi per cui accendere la tv o il pc e dare uno sguardo a questa nuova proposta del via cavo.

Ecco, Feed the beast non è una brutta serie ma neanche un qualcosa a cui aggrapparsi quando si è in difficoltà come Breaking Bad o Halt and catch fire, altre serie AMC.
Non è un monumento alla vita complicata di coloro che hanno dato una scossa al mercato dell'elettronica e che l'hanno fatta arrivare dov'è adesso.
Non è la storia folle e drammatica di un uomo che vuole prendersi la propria vendetta sulla vita e che è riuscita ad appassionare migliaia di persone.
Feed the beast prende un po' di qua e un po' di là da queste grandi serie, qualche pizzico, qualche idea ma non riesce a scucirgli il segreto del successo.
Feed the beast non ha ciò che tutte queste altre serie hanno: il mordente.

Dion e Tommy, insieme a Pilar, sono i protagonisti di questa storia, protagonisti con problemi e pieni di risentimento, un po' come Joe Macmillan ma senza il suo carisma, pieni di capacità meravigliose spesso oscurate dai loro problemi o dalla sorte, come Cameron e Jesse ma incapaci di ispirare la stessa tenerezza e soddisfazione nel successo, e capaci di far provare grande dolore, come Walter White ma senza la volontà di farlo.
Tutti loro, compreso il big bad di questa stagione e della prossima direi, sono si bei personaggi ma completamente derivati da modelli già rodati e quindi sanno di già visto.
Le storie personali di ognuno di loro non sono male ma alcune sanno di già visto e altre sono piatte come i personaggi stessi.
Prima di chiudere questo piccolo paragrafo però, voglio concentrarmi sui due punti peggiori del cast: lo zio di Dion e il big bad della stagione, La fatina dei denti.
Lo zio di Dion, la parte meno critica del duo, non fa davvero nulla di male, è anche divertente a momenti ma viene utilizzato come un deus ex machina e bancomat personale.
La fatina dei denti invece, il boss mafioso che tiene sotto scacco i protagonisti, diventa davvero minaccioso solo negli ultimi episodi, gli ultimi due, e prima spadroneggia in lungo e in largo anche, a conti fatti, non sembra contare nulla nel disegno e nell'organizzazione del padre quindi come fa a fare tutto ciò che fa e rimanere impunito?
Non ho davvero capito come funzioni lui quindi, per me, rimane un punto un po' interrogativo.
Questo, purtroppo, insieme alla storie principale della serie che non sembra prendere mai il volo è il grosso problema della serie.
Manca tutta di mordente.

Detto questo, la serie è si priva di mordente ma non per questo non può emozionare lo spettatore che, fortunatamente, si avvicina ai protagonisti.
Questi sono abbastanza normali e dannati da toccare il cuore di qualcuno e alcune soluzioni della trama, nel complesso, non sono niente male e saltano l'ostacolo del clichè un secondo prima di raggiungerlo sorprendendo lo spettatore.

Feed the beast sorprende a tratti, non lascia quasi mai insoddisfatti ma non è sicuramente qualcosa che sceglierei di vedere prima di morire o che preferirei a qualche prodotto più smaliziato.


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Alla prossima!

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