venerdì 16 settembre 2016

Narcos 2 - Pablo muore



Lo so, è tardi e vi avevo promesso il solito articolo di Venerdì ad un orario decente ieri ma oggi ho ripreso in mano la mia vita dopo due giorni di test quindi chiudete un occhio per me.
Detto questo, direi che possiamo iniziare a parlare della seconda stagione dedicata al narcotrafficante più famoso della Terra: Pablo Escobar.

Se già è difficile scrivere e produrre un'ottima serie è ancora più difficile scrivere e produrre un'ottimo seguito della suddetta rimanendo sullo stesso livello o, addirittura, superandolo.
Netflix però, se non ci riusciva lui nessuno poteva riuscirci, riesce in questo difficilissimo compito e dopo aver regalato un'ottima prima stagione tira fuori dal cilindro una magnifica seconda stagione di Narcos.
Ora, non so se per voi questa superi o sia allo stesso livello della prima ma credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che entrambe siano davvero stupefacenti.
Si è vero, Narcos è tratto da fatti reali quindi è più " facile " sceneggiarlo ma un bel lavoro si vede sempre e su questo non ci sono dubbi.
Utilizzando la tagline " Pablo Dies " la " rete " mette subito le carte in tavola " spoilerando " l'evento più importante della stagione e portando lo spettatore al concentrarsi sul come si arriva a quell'evento e non sull'evento in sè.
Seguendo questa filosofia rientriamo nelle vite dei nostri agenti della DEA preferiti e ci concentriamo sulla loro vita, sui loro dolori e sui loro pensieri.
Insieme a loro " subiscono " questo stesso trattamento tutti i personaggi presenti e passati della serie che in un modo o nell'altro vengono messi sotto il microscopio e analizzati: questa stagione non è incentrata su Pablo ma sulla sua fine e su ciò che, in quei mesi, è capitato a chi gli stava vicino.
Dalla madre di Pablo al nuovo e al vecchio generale del corpo militare creato per fermare il boss del narcotraffico tutti sono messi sotto i riflettori, tutti sono costretti a prendere certe scelte, alle volte anche molto forti.

Dalla sigla iniziale alla commistione tra finzione e realtà nel finale Narcos non cambia pelle, rimane fedele alla sua formula basilare ma non abbassa il tiro e sia tecnicamente, in tutti i campi, che registicamente regala un bel episodio dopo l'altro tornando a raccontare questa tremenda favola.

È vero, a quanto ho sentito risulta essere molto romanzato in alcuni punti e questo, direi, è l'unico difetto della serie ma possiamo tutti passarci sopra perchè se non lo fate, se non ci riuscite allora non avete molto cuore.
Quasi per niente.

Pablo è ufficialmente morto ma Netflix ha deciso di non arrendersi rinnovando la serie per altre due stagioni e mettendo sotto i riflettori il cosidetto Cartello di Cali.
Francamente avrei preferito che queste due nuove stagioni fossero staccate dalla serie principale e formassero uno spin off ma dalla vita non si può avere tutto quindi non possiamo fare altro che incrociare le dita: Netflix fa l'ennesimo bel lavoro.

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Alla prossima!

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