domenica 22 gennaio 2017

Una serie di sfortunati eventi Un infausto inizio - Libro vs Serie tv






Torna, come ultimo capitolo di questa breve maratona e dopo molti anni, il confronto tra due opere " simili ".
Che facciano parte dello stesso universo e seguano lo stesso schema di narrazione, che siano l'opera originale e l'adattamento o che, infine, siano uno il seguito dell'altra ma con una ripetizione di certi schemi.
La prima volta che proposi questo format lo feci confrontando il film e la serie tv, seguito della pellicola, appartenenti all'universo di " Limitless ".
Il film mi era piaciuto molto, la serie non era niente male così decisi di parlarne un po' e di confrontarle visti i vari punti di collegamento.
Ho deciso, ora, di riesumare questa rubrica, se così si può dire, per parlare del libro e della trasposizione televisiva del primo capitolo della storia di " Una serie di sfortunati eventi ".
Tenete bene a mente che non parleremo in nessun modo del film della serie in questo articolo.
Forse e dico forse lo faremo nel prossimo futuro per ora però godiamoci questa piccola retrospettiva.

" Un infausto inizio ", il primo libro della serie, è un piccolissimo romanzo di centoquaranta pagine dedicato senza tanti problemi a tutte le età.
Abbiamo una storia in superficie per i più piccoli, un accenno di trama orizzontale per i ragazzi e uno sguardo cinico complessivo per gli adulti.
I personaggi e le ambientazioni potranno non essere così memorabili ma la narrazione e le battute sottili e non messe su carta non sono per niente male e riescono sempre a far ridere.
Nel complesso il libro è un libro fantastico, adatto a tutte le età, e un ottimo punto di inizio, semplice ma anche complesso, per qualsiasi saga anche in retrospettiva.

" Un infausto inizio " parte uno e parte due sono i due episodi della serie tv Netflix in cui viene adattato il primo romanzo.
Il libro viene preso e fotocopiato sullo schermo lasciando il lettore estremamente soddisfatto per la fedeltà alla materia originale e regalando, allo stesso tempo, anche un'ottima opera prima a chi non ha letto il libro proprio perchè il romanzo è un'ottima base da cui iniziare.
Abbiamo l'aggiunta di alcune scene solo per allungare il brodo, senza mai mostrarlo apertamente o rendendo la narrazione pesante, o per arricchire una situazione
Ciò che il libro non riesce fare, probabilmente per volontà dell'autore stesso, riesce alla serie che se, come su carta, non regala un ottimo trio protagonista eccelle nella presentazione del Conte Olaf e nella resa delle ambientazioni che sono spaziali.
Usufruendo la forza del media televisivo Netflix stupisce e sorprende con una messa in scena particolarmente colorata, nei suoi grigi, e tremendamente simile ad un film di Burton.
Complice anche la sua " forza seriale " Netflix decide di mettere la pulce nell'orecchio allo spettatore amplificando e aggiungendo a dismisura scene che fanno parte di una trama orizzontale più larga solo accennata nel primo libro ma altamente presente nei primi due episodi della serie.

In definitiva scegliere quale tra le due opere sia la migliore è un compito davvero difficile anche perchè sono perfettamente identiche tolti alcuni semplici e trascurabili tratti.
Probabilmente, guardando a 360° le due opere, direi che è il libro a vincere la sfida perchè su carta è assente quell'esagerazione, fastidiosa solo per alcuni chiaramente, che è continuamente presente sullo schermo sia nelle ambientazioni che nella messa in scena del Conte.

Spero che questo piccolo specchietto vi sia piaciuto anche perchè è possibile che lo riproponga man mano che leggerò i libri e vedrò gli episodi della serie dedicati.
Si vedrà ma intanto..

Alla prossima!

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