martedì 28 febbraio 2017

The Amazing Spiderman 3 - Spettri del passato 3



Strano a dirsi ma Peter, quel giorno, sentiva di avere il cuore più leggero.
La città non era libera dai malvagi, il domani poteva essere la fine del mondo ma oggi aveva deciso di non pensarci.
Oggi sarebbe stata una bella giornata: l'assassino di suo zio avrebbe affrontato la giustizia.
Si era svegliato presto, si era messo il suo costume e era arrivato in tutta fretta davanti all'ospedale dove l'assassino di suo zio era stato ricoverato dopo il loro incontro: una cammionetta della polizia l'avrebbe prelevato e finalmente l'avrebbe portato in prigione.
Finalmente tutto avrebbe trovato una sua conclusione.
Tutto stava per concludersi per il meglio se solo l'auricolare di Peter, collegata con la radio della polizia, non l'avesse avvertito di un problema nel centro cittadino.
" Un uomo con una tuta da volatile sta sta seminando il terrore nel centro cittadino ".
Queste le shockanti parole che continuavano a risuonare nella testa di Peter mentre si sforzava di andare il più veloce possibile.
Che cosa stava succedendo davvero?
Peter non lo sapeva ma era disposto a scoprirlo.
Così arrivò più in fretta che potè in centro e li vide, per davvero, un uomo vestito con una tuta da volatile che stava seminando il terrore nel centro cittadino.

Il Dr Kafka era stato colpito da un fulmine da quel pazzo di Electro per colpa di quello stupido ragazzino e ora il suo uomo migliore gli aveva chiesto se voleva partecipare ad un progetto particolare.
Lui li odiava, li odiava tutti ma la proposta era interessante quindi perchè non approfittarne?
Avrebbe trovato una soluzione, si sarebbe svincolato dal loro controllo, e quindi avrebbe approfittato della loro offerta e si sarebbe messo quella strana tuta.
L'uomo di Osborn gliel'aveva lasciata, lui l'aveva provata e solo dopo averla attivata e aver risucchiato l'energia vitale di un'infermiera, come gli era stato spiegato, si era sentito bene: lui non aveva più possibilità di vivere autonomamente ma poteva risucchiare la vita degli altri.
Cercare qualcuno da mangiare era proprio quello che stava facendo quando il ragno lo chiamò e la lotta iniziò.

" Dr Kafka? "
Peter aveva saputo di lui dai notiziari ma quelli avevano detto che era in fin di vita e che sarebbe dovuto stare sempre attaccato alle macchine che gli permettevano di vivere perchè era li, con quella tuta, allora?
Il dottore non rispose a nessuna delle sue domande, gli si buttò contro e lo spinse cotro una parete.
Peter cercò subito di levarselo di dosso e lo colpì con un pugno ben assestato sul volto.
I due cadderò a terra, sul tetto del palazzo vicino e mentre Peter fu il primo a rialzarsi Kafka lo fece molto più lentamente.

Il dottore sentiva le poche forze che aveva acquisito svanire dal suo corpo, possibile che il suo tempo stava già svanendo?
Si rimese in piedi con fatica, guardò il ragno, le ali della sua tuta si ritrassero e digrignando i denti gli si buttò contrò accendendo la sua tuta: avrebbe risucchiato la sua vita.

Peter vide l'uomo andargli contro e, per la sorpresa, non riuscì a bloccarlo in nessun modo: Kafka lo fece cadere a terra, colpendolo con tutto il suo peso, e gli mise le mani, coperte dai guanti, in faccia.
In un singolo istante sentì la vita e le sue forze risucchiate via.
Cosa stava succedendo?
Questa fu l'ultima domanda che si fece prima di cadere in un sonno profondo.

Gustav aspettava da un po' il camion in strada e stava iniziando a spazientirsi ma, come per miracolo, le sue preghiere furono esaudite: la polizia e il suo prezioso carico si facevano largo in lontananza.
Gustav schioccò le dita e di fianco a lui si presentò Rhino, pronto a fare il suo lavoro.

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