mercoledì 14 giugno 2017

Orange is the new black 5 - Tutti umani, prigionieri e carcerieri


Riuscire a sostenere un finale scopiettante e pieno di forza come quello della quarta stagione era una delle varie sfide che doveva affrontare questa quinta stagione di OITNB arrivata sui nostri schermi fuori tempo massimo e con un carico di attese enorme.
Le varie sfide sono state vinte?
Ci interessa ancora sapere che cosa succede a Piper e compagnie?
Tutte le nostre attese sono state ampiamente ripagate?

Spinte in un angolo, nell'ultimo episodio che abbiamo visto nella quarta stagione, le detenute preferite d'America si sono unite, hanno fatto fronte comune e hanno sovvertito l'ordine prestabilito prendendo il controllo della prigione e iniziando una rivolta come nelle migliori serie del genere senza però abbandonare lo stile e unico della serie che ci ha accompagnato sino ad ora.
Tenuta in piedi per tutte e tredici le puntate la rivolta ci ha regalato un mondo completamente nuovo, risvolti e alleanze inaspettate e ha ridato linfa ad una serie che forse, tolta un'altra stagione, difficilmente potrà andare avanti con lo stesso cast.
Abbiamo rivisto la stessa prigione, le stesse prigioniere e gli stessi carcerieri in una veste completamente nuova e inedita: ruoli invertiti ma tutti sullo stesso piano per la prima volta.

Questa volta come non mai OITNB mette sotto l'occhio della telecamera e dello spettatore secondini e criminali rendendoli tutti povere anime rinchiuse, questa volta letteralmente, in un mondo troppo piccolo per chiunque.
In una situazione di tale pressione entrambi i gruppi si scontrano e si incontrano più volte, nel bene e nel male, regalandoci scorci inauditi ma anche momenti tremendi o comici.
Per la prima volta però sono le carcerate a trattare le persone libere come bestie mostrando tutta la loro cattiveria e la loro frustrazione che, piano piano, andrà scemando.
Il cambio di ruoli non solo serve per ampliare personaggi visti precedentemente e mai approfonditi ma anche a cambiare il nostro giudizio su persone che ritenevamo perse che però, piano piano in maniera silenziosa, gli sceneggiatori hanno mandato avanti e hanno fatto crescere.

Dalla prima messa in onda OITNB è cresciuta esponenzialmente perdendo la sua protagonista principale e  passando ad un cast di coprimari, di conseguenza, sempre più presente sullo schermo.
Le scene di nudo, prima vera attrazione dello show, non esistono quasi più e con la loro assenza è la qualità generale ad essersi alzata.

OITNB non è più quello di quattro anni fa ma è sicuramente uno show migliore.


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Alla prossima!

#OITNB
#Netflix
#Recensione

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