sabato 7 aprile 2018

"Il Signore degli anelli" potrebbe essere letale per Amazon



Quando si parla di cinque stagioni più uno spin off, di 250 milioni di accordo per i diritti e di 500 milioni per la produzione destinati a raddoppiare è facile iniziare a crearsi illusioni e ad esultare.
Quando si parla di "Il signore degli anelli" su schermo si ritorna subito alla trilogia di Jackson e basta veramente poco per emozionarsi perché la materia prima è grande e ha già dato soddisfazioni.
Peccato che però molti, se non tutti, si scordano, in questi casi, quanto tutta l'operazione possa essere letale per i servizi streaming video che attualmente sono sul mercato o per chiunque altro: neanche i network principali spendono così tanto per un prodotto.

Il fallimento di un'operazione del genere potrebbe portare Amazon alla fine permanente o temporanea delle produzioni originali e c'è più di un rischio.

In primis parliamo di Amazon Prime Video e non di Netflix quindi credo, a naso, che il pubblico sia minore in un modo o nell'altro e il tutto potrebbe mostrare ad Amazon che i soldi spesi non sono valsi la candela.
Allo stesso tempo confrontarsi con un titolo così importante è comunque un problema visto lo storico dilemma della fedeltà al materiale originale o no e i soliti capricci dei fan dello zoccolo d'uro.
Oltre a questo tocca sempre pensare al fatto che Jackson ha già portato al cinema la trilogia e ci sarà sicuramente un confronto su ogni campo da cui, purtroppo, è difficile uscire vincenti.

Parliamo di un prodotto difficile, pieno di "spigoli", maneggiato bene solo da una persona e manco tanto, guardate "Lo Hobbit", ma capace di emozionare e sempre e comunque valido.

C'è sicuramente materiale per cinque stagioni e più di uno spin off quindi sediamoci e vediamo un po'.

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Alla prossima!

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