domenica 30 novembre 2014

Constantine 1X06 Rage of Caliban - Recensione

Il problema di qualsiasi serie episodica, quindi di Constantine, è l'interesse: se il caso della settimana è inutile e il protagonista non riesce a regge da solo lo show allora vi ritroverete a guardare una buona ora di nulla più completo.
Un'ora di lavoro in sostanza e non più di piacere.
Rage of Caliban è proprio questo: il mostro di turno inutile, un Constantine che, come al solito, non dice tantissimo e un poverissimo approfondimento psicologico appena abbozzato.                                                               Sparisce la crudezza di A feast of friend e la trama orizzontale del quinto episodio lasciandoci con il nulla nelle mani e l amaro in bocca.                                                       Ricordate poi il plot twist sibillino con cui ci eravamo lasciati nell'ultima puntata?          Ecco di quello non se ne farà parola: troppa fatica trovarvi un senso.                                         Constantine e Chas, orfani di Zed senza un particolare motivo, si trovano costretti ad affrontare uno spirito che possiede bambini: l'anima si impossessa dei pargoli e uccide i loro genitori.                                                            Il nostro amato stregone, dopo aver affrontato lo spettro del fallimento che si porta dietro da Newcastel, anche li si parlava di esorcizzare un bambino, riesce a risolvere il problema e a tornare a casa.                                                       Niente di nuovo o di particolare, lineare e semplice e quindi estremamente povero.           Vorrei anche far notare come si punti molto su alcuni tratti che hanno reso famoso il Doctor Who: come si vedeva nel terzo episodio i due dividono alcune particolarità.                               Per esempio anche John lecca determinate cose per capire cosa è successo e anche lui ha un rapporto molto strano con i bambini.           Coincidenze?                                                         Possibile ma la cosa non mi piace per niente. Speriamo che le cose cambino in fretta e che questo sia solo un episodio transitorio visto che la serie sembra già in pericolo per quanto riguarda il rinnovo.                                                 Gli ascolti sono in discesa e servirà ben più di una magia.                                                               Addio per ora e valar murghulis.           

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martedì 25 novembre 2014

Gotham 1X10 LoverCraft - Recensione

Passato il nono episodio, Gotham torna a stupire confezionando una buona ora dalle premesse molto semplici che però riesce a tenere incollato lo spettatore allo schermo per la totale differenza con gli episodi passati.         La prima parte della serie finisce qui e ci saluta per il midseason.                                             Dopo il confronto dello scorso episodio tra Harvey Dent e Lovercraft, indagato per l omicidio dei Wayne, dei sicari vengono proprio mandati a casa del giovane Bruce grazie ad una fuga di notizie: Selina, la testimone citata da Dent, abita la da qualche giorno e questo rende la villa un bersaglio. 

Dopo un bel combattimento tra i vari sicari e Alfred, che finalmente ci mostra i risultati della sua vita sul campo di battaglia, Bruce e Selina scappano e si spostano nella città.
Mentre i due girano per le strade cementificando la loro amicizia e incontrando la piccola Poison Ivy, Alfred e Harvey si mettono sulle loro tracce confrontandosi con vari criminali e con Fish Mooney.
Intanto Gordon, sentendosi in colpa, si confronta con Dent e si mette sulle tracce di LoverCraft.
Il magnate è nascosto nell'appartamento dell'amante per lo stesso motivo per cui Selina sta scappando: entrambi sono dei testimoni scomodi e devono essere eliminati.
Mentre Lovercraft sta mostrando le prove della sua innocenza a Gordon i sicari li interrompono e dopo aver sconfitto Jim uccideranno Lovercraft.
Nel finale Selina riuscirà a scappare con i sicari sulle sue tracce mentre Bruce riabbraccerà Alfred.
Toccherà a Jim invece la parte peggiore della storia: la colpa di tutto verrà fatta ricadere su di lui dal sindaco che lo costringerà a diventare una guardia carceraria di Arkham lasciando il distretto.
L'episodio, oltre a legarsi alla trama orizzontale, ci presenta un Alfred, convincente nella sua rabbia e tenacia, in una veste mai vista prima e ci lascia sorpresi con un finale pieno di premesse per il futuro.
Insomma gli autori iniziano a fare scelte molto coraggiose che portano il telefilm su un binario completamente diverso da quello della serie dei fumetti.
Spero che riescano a mantenere le promesse con cui ci hanno lasciato.
Cosa farà Gordon ad Arkham?
Chi incontrerà?
Selina riuscirà a scappare dai sicari per sempre?
Spero che il trend positivo di questa serie continui.
Addio per ora e valar murghulis.

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Un Incazzoso Lunedì 13 - Autogestione/Occupazione

Ero convinto che durante quest'occupazione sarei riuscito a rilassarmi e a riposarmi e invece non ci riesco.
Quindi ecco il perchè del mio ritardo: sono davvero distrutto.
Sto recuperando alcune cose di scuola: compiti, parafrasi, argomenti e interi filosofi che mi ero lasciato alle spalle.
Sapete no?
La scuola e i compiti avanzano ma tu rimani indietro per un motivo o per l altro e quindi hai duemila di cose da fare.
Oltre a questa enorme ripresa poi, ho deciso di fare un fare un corso ogni giorno e la cosa si sta rivelando un pi' pesante ahaha.
Per carità non è che faccia nulla, c'è gente che fa molto di più di me e fa un corso utile, ma sono molto stanco e questo è l unico motivo per cui dovrei esserlo.
In sostanza invece di avere più tempo ne ho molto meno -_-.
Che palle madonna, non si riesce mai a respirare.
Quindi: daje vacanze di Natale avanzate!
Tanto non riuscirò mai a recuperare tutto in tempo ahahha.
Per quanto riguarda le recensioni credo che domani riuscirò a fare domani Gotham ma non nella stessa sera Arrow che spero di spostare a Giovedì.
Constantine invece dovrebbe essere regolare.
Addio per ora e valar murghulis.

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sabato 22 novembre 2014

Constantine 1X05 Danse vaudou - Recensione

Hellblazer è un fumetto che funziona perchè imbastisce una storia paranormale usando gli archetipi del genere o magistralmente o diversificandoli dal solito unendoli ai commenti sferzanti e ironici di un inglese bastardo con un trench.
Danse vaudou, dopo l ottimo quarto episodio che prendeva per intero una storia del fumetto, riesce proprio in questo obiettivo e ci regala un altro ottimo episodio di Constantine.
Il trio si sposta a New Orleans, patria di streghe e magia nera, per fermare una serie di omicidi ad opera di fantasmi riportati dall'aldilà.
Ad averli riportati, incosciamente, a casa si scoprirà essere Papamidnite: l'oscurità che sta avanzando ha corrotto i poteri del mago e lo ha messo in questa situazione.    
Lui e John, dopo il terzo episodio, sono costretti a collaborare per risolvere il problema e ci regalano i migliori dialoghi che abbiamo mai visto in questa serie.
Lo stesso mago di colore si dimostra essere, probabilmente, il personaggio migliore di Constantine secondo me: John è carismatico e funziona quanto volete ma Papamidnite sembra di più sul pezzo con una recitazione fuori e dentro gli schemi nello stesso momento.
Vengono approfonditi Zed e Chas: per il secondo c'è molto più spazio sul video mentre finalmente scopriamo qualcosa di più sul passato della ragazza.
Ad aiutarci nell'impresa sarà la nuova new entry del cast: Jim Corrigan, lo Spettro o quantomeno il futuro spettro.
Magari l attore che interpreta il poliziotto non è il massimo e di Jim non sappiamo praticamente niente ma la scena finale tra lui e Zed ci lascia sperare per il futuro.
Il confronto finale tra Papa e John poi ci indica la via per i prossimi episodi che spero venga battuta in breve tempo.
Continua così John e ti amerò sempre di più.
Addio per ora e valar murghulis.

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Constantine 1X04 A feast of friend - Recensione

Prendete del materiale meraviglioso su carta, ridate al protagonista la sua personalità originaria e unite il tutto ad una messa in scena molto al di sopra
delle normali serie non via cavo: questa è la quarta puntata di Constantine.
Avete presente tutte quelle cose che non andavano nei primi tre episodi ecco il quarto riesce a rimpicciolire tutti questi difetti e a rendere Constantine lo show che dovrebbe essere. 
Un vecchio amico di John, che partecipò all'incidente di New Castel, torna dall'Africa e alla porta di Constantine dopo aver liberato, accidentalmente, sul suolo americano un demone precedentemente liberato.
I due, insieme a Zed, riusciranno a risolvere il problema ma Constantine dovrà pagare un prezzo altissimo.
Proprio per questo sono rimasto molto colpito: John torna ad essere un irriverente bastardo e a scommettere il sangue degli altri per risolvere i problemi.
Zed piano piano sembra sempre più capace e condizionata dal suo potere trovandosi finalmente a confrontarsi, sul piano umano, allo stesso modo con Constantine.
Se Chas lascia lavorare il suo amico come vuole tocca a Zed confrontarsi per la prima volta con la vera anima del nostro amato mago.
La scena dell'esorcismo e tutti i tratti legati a questa sono impressionanti e molto poco rassicuranti: spaventano come dovrebbero.
Vorrei anche farvi notare la scena con protagonista un'antica droga molto poco convenzionale e, almeno credo, vicina al limite per una rete del genere.
Constantine a questo giro ha vinto.
Incrociamo le dita perchè continui così.
Addio per ora e valar murghulis.

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Constantine 1X03 The devil's vinyl - Recensione

Vedete la faccia triste di John?
Ecco, quella era la mia faccia dopo aver visto questo tristissimo e poco ispirato terzo episodio.
Avete presente il solito luogo comune della musica del diavolo?
Ecco, qui abbiamo lo stesso solito e stupido discorso rivisitato grazie ad una leggenda urbana: si dice che un musicista jazz avesse fatto un patto col diavolo e quando questo ritornò per prendersi ciò che gli spettava l intero avvenimento venne registrato su un vinile.
Questo vinile è proprio al centro dell'episodio e vedrà i nostri due avventurieri riuscire a distruggerlo con un semplice esorcismo.
L'episodio non è nulla, è davvero inutile e l'unica nota positiva è l'entrata in scena di Papa Midnite: mago dedito ai riti vudoo che si presenta come amico/nemico di Constantine.
Potremmo anche parlare di come la serie citi disperatamente il Doctor Who con la psicocarta di Constantine o un campo base " molto più grande all'intero ".
Ho davvero poco da dire su questo episodio e la cosa mi spiace molto.
Addio per ora e valar murghulis.

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Constantine 1X01 1X02 Non est asylum The darkness beneath - Recensione

Constantine è un truffatore, un ubriacone, un drogato e un bastardo.
Constantine è un buon amante, un mago ed è sempre in grado di trovare una soluzione ai tuoi problemi.
Constantine è bene e male concentrati e uniti dentro un'unica persona.
Il suo cinismo, le sue battute sferzanti e la sua tenacia sono tratti importantissimi e fondamentali di uno dei personaggi più importanti per quanto riguarda l'universo fumettistico in generale.
Constantine è una delle persone più eccezionali al mondo ma chiunque gli sta vicino muore: non importa se la colpa sia direttamente sua o no, capita e basta.
Questo lo portarà a vivere le sue avventure prevalentemente in solitaria e a confrontarsi con un eterno senso di colpa.
Aprite un fumetto di Hellblazer e immergetevi in un mondo tremendo e meraviglioso allo stesso tempo ma accendete la televisione e vi ritroverete davanti ad un personaggio che solo in parte è il John Constantine dei fumetti.
La serie Constantine inizia dopo il famoso incidente di New Castel, conosciuto per lo più dai fan del fumetto e qui spiegato per sommi capi, e viene sceneggiata da David Goyer e da Daniel Cerone che veste i panni di showrunner: Goyer, come aveva fatto vedere in Man of steel e Da Vinci's demons, da solo non è un ottimo sceneggiatore e, al momento, sembra che la presenza di Cerone non lo aiuti molto.
Perchè?
Confusione in primis e poca forza nelle scelte narrative.                                                                 Basta guardare i primi due episodi che ho deciso di recensire insieme per la presenza delle due companion di John.                          Nel primo episodio John viene contattato da un suo vecchio amico che gli chiede di prendersi cura della figlia: la giovane, che al momento sta sviluppando i suoi poteri, viene presa di mira da un demone che usa l'elettricità per uccidere le sue vittime.

John la salva e grazie a lei riesce a sapere dove avverranno altri episodi legati ad una non meglio specificata forza oscura che sta tornando dall'inferno: questa è la trama orizzontale che dovrebbe occupare tutta la prima stagione.
Insomma un buon modo per vedere, in ogni episodio, un caso della settimana dando un qualche senso di continuità a tutta la stagione. La giovane ragazza, inizialmente, doveva diventare la companion, non uso questo termine a caso vedrete poi, di Constantine ma gli sceneggiatori dopo il pilot hanno deciso di cancellare o di sostituire il personaggio con Zed.                                                                   Nella mente degli sceneggiatori e secondo le dichiarazioni che hanno rilasciato Zed sarebbe dovuta essere esperta e aggressiva come Constantine: peccato che non sia così.               La giovane, di bell'aspetto e brava a recitare, fa la sua comparsa nel secondo episodio: John si ritrova a seguire la mappa lasciatagli da Liv nello scorso episodio e arriva in una città d'estrazione mineraria.                                           Come ogni horror vuole dove c'è una miniera ci sono anche degli spiriti legati proprio a questa: l episodio è molto debole e anche la scoperta del colpevole risulta molto telefonata.                 Zed non riesce a essere neanche lontanamente vicina alla personalità di John: la ragazza è impaurita e confusa perchè non conosce i suoi poteri e propio per questo non è al livello di John.                                                                         Come fai a confrontarti con un abile mago truffatore se neanche sai di cosa sta parlando? Constantine è una serie che funziona poco, molto poco, non è da buttare ma potrebbe essere molto di più.                                                 Addio per ora e valar murghulis.                           

#Constantine                                                           #SerialUpdate                                                           #IlMioQuadernoDegliAppunti                          


giovedì 20 novembre 2014

Arrow 3X07 Draw back your bow - Recensione


Arrow ormai è una serie che ha due anni di trasmissione alle sue spalle e un micro cosmo, ampliato quest anno dalla serie Flash, enorme e usabile in qualsiasi momento: non sai come far finire una storia o vuoi tenerti un villan per un prossimo episodio?
Perfetto,  non preoccuparti: un comprimario o una svolta narrativa degli episodi passati verrà in tuo aiuto.
Questo è il pregio di una serie che è riuscita a crearsi qualcosa dietro: hai sempre una via d'uscita autoreferenziale.
Quindi, anche se la scelta mi ha lasciato un po' di stucco visto che Oliver sa come funziona la Suicide Squad, il fatto che Cupid sia stata mandata a lavorare con la Waller, così da poterla riprendere se mai servisse, è una via d'uscita perfetta per gli autori della serie e difficilmente qualcuno avrebbe da ridire.
Ma non si parla solo di vie d'uscita: la stessa Cupid, interpretata perfettamente, viene presentata con un flashback che ci collega direttamente al finale della scorsa stagione e gli autori ce l'hanno messa sotto il naso fin dal primo episodio di questa stagione.
" Draw back your bow " è un buon episodio, un lo' statico magari, che però si focalizza sui rapporti tra i personaggi: mentre Oliver si scontra con Cupid e cerca di riallacciare il rapporto con Roy alias Arsenal, tentativo riuscito come vediamo nel finale, Felicity si prende ancora e giustamente una gran fetta dell'episodio approfondendo la sua relazione con Ray Palmer che continua ad entrare con prepotenza nel mondo di Arrow: quanto manca prima di vederlo fare il supereroe?
Poco, molto poco e non vedo l'ora che succeda non tanto per il personaggio e per i motivi che lo spingono a fare quello che fa, mi sa che non avrà un passato molto interessante alle spalle, ma per come gli sceneggiatori si confronteranno con un eroe del genere in un mondo così ordinario come quello di Arrow. 
Thea poi viene rinquadrata tra le mura del Verdan nella sua grande serata di riapertura e ci sono davvero poche cose da dire su di lei: al momento non c'è nessuna trama che potrebbe collegarsi alla giovane Queen e il nuovo ragazzo, il dj, che gli è stato affidato non solo pecca terribilmente di carisma rispetto ad un Roy che da subito era riuscito a bucare lo schermo ma si dimostra molto poco interessante e fastidioso.
La scelta di affiancarle un partner non mi era piaciuta sin dall'inizio ma incrocio le dita e spero che la cosa non porti Thea verso il baratro: un anno fa un personaggio simile, Isabel Rochev, si è dimostrato davvero sorprendente e neanche tanto solo sul finale e solo grazie all'abilità di Manu Bennet che rendeva oro qualsiasi cosa toccava.
Certo, per qualcuno ci si sta dimenticando della trama orizzontale e Rash ancora non è davvero entrato in scena ma c'è ancora molto tempo e non mi spiacerebbe vedere una serie di episodi al cardio palma come quelli della scorsa stagione.
Per di più l'omicidio di Sara viene sempre e comunque citato in ogni episodio: i nostri eroi e gli sceneggiatori non se ne sono scordati.
Arrow ormai è uno show che non solo può camminare sulle sue gambe, come aveva dimostrato durante la seconda stagione, ma ormai ha una mitologia così estesa da potersi auto citare regolarmente.
Dopo Supernatural e The Vampires Diaries la CW ha trovato un'altra gallina dalle uova d oro.
Addio per ora e valar murghulis.

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martedì 18 novembre 2014

Gotham 1X09 Harvey Dent - Recensione

Così come il secondo episodio di questa serie, Selina Kyle, portava il nome di un personaggio chiave della serie e lo presentava malamente parlandone poco così Harvey Dent non riesce per niente a interessare e lascia soltanto una grande noia.
Per di più gli sceneggiatori hanno deciso di unire alla poca caratterizzazione di Dent e alla sua storia un caso della settimana così stupido, squallido e inutile da amplificare il giudizio negativo dopo il passaggio dei titoli di coda.
Insomma durante la solita giornata di lavoro a Gotham, i nostri due poliziotti preferiti vanno alla ricerca di un pazzo bombarolo che è stato fatto evadere mentre lo stesso Jim, insieme ai due della squadra investigativa degli interni, chiede aiuto ad Harvey Dent per cercare l'assassino dei Wayne grazie alla testimonianza di Selina.
La ragazza, difatti, è stata arrestata durante lo scorso episodio e si è ritrovata a dover chiedere aiuto a Gordon: l'agente, presa la testimonianza della ragazza, decide di affidarla ad Alfred e quindi la vedremo spostarsi a Villa Wayne.
Dentro la villa lei e Bruce inizieranno ad essere amici e magari anche qualcosa di più.
Scritta così la storia non sembra essere molto noiosa no?
Ecco, peccato che la messa in scena non rende per niente: se le parti tra Selina e Bruce sono tanto dolci quanto fuori luogo visto lo stato d'animo del ragazzo, incazzato e triste, gli intermezzi con Harvey si dimostrano noiosi e troppo didascalici, ma davvero ogni volta che si incazza devi oscurarmi una parte del suo volto?, e la storia del bombarolo evaso non riesce davvero a prendere.
Abbiamo l'ennesimo colpo di scena/mischio le carte per quanto riguarda la sottotrama della mafia ma dopo 5 episodi che questa cosa si ripete ormai il tutto ha perso la sua importanza e soprattutto credo che venga dato, ora, troppo potere al Pinguino in troppo poco tempo: se prima la crescita del personaggio era stata minima in pochi episodi questo si trova sbalzato in alto in modo tremendo.
Gli episodi noiosi, perchè qua si parla di noia e non di cattiva realizzazione, in una serie tv ci sono quasi sempre il problema è quando queste si ripetono troppe volte e Gotham non ne è nuovo.
Quindi boh, come al solito Gotham lascia poco e se magari non si naviga a vista si sente che gli sceneggiatori vogliano una seconda stagione: ci sono davvero troppe cose lasciate in sospeso.
Ah, devo davvero parlare di Barbara?
Spero muoia.
Addio per ora e valar murghulis.

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lunedì 17 novembre 2014

Un Incazzoso Lunedì 12 - Doctor Who, cacchi vari e primi colloqui



" Tutti sanno che prima o poi ognuno deve morire e il Dottore lo sa meglio di tutti.
Ma io sono certo che se lui si arrendesse a questo tutti i cieli si oscurerebbero
e interi universi smetterebbero di esistere.. "

Inizio con questa frase un po' lugubre, ma poi migliora ve lo prometto, perchè nelle ultime due ore ho visto solo questo telefilm e credetemi merita, merita davvero. 
Attori impressionanti, episodi interessantissimi e una trama orizzontale meravigliosa. 
Certo otto stagioni sono un po' troppe ma il telefilm merita tantissimo.
Detto questo, di che vogliamo parlare? 
Vediamo.. il tempo passa e io sto studiando.. abbastanza.
Diciamo che sto studiando per l'interrogazione del giorno e se da una parte la cosa va abbastanza bene dall'altra non è proprio il massimo ma piano piano le cose stanno migliorando.
E poi tra poco è Natale *___*.
Che carino che sono che spero nel Natale *___*.
Finirà malissimo tutta questa storia *___*.
Ma mentre spero nel Natale, povero povero pazzo, iniziano i primi colloqui e le prime madonne.
Eh vabbè, credo che ora smetterò di scrivere visto che sta iniziando il primo episodio del finale di stagione del Doctor Who quindi ciao ciao <3. 
Guardatela dai, ascoltatemi che lo sapete che non vi consiglio mai male.

" Ma ci sono giorni, giorni così strani e particolari che anche le
cose più strane possano accadere.
In questi giorni nessuno deve morire e tutti vivono ".

Spoiler!

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giovedì 13 novembre 2014

Arrow 3X06 Guilt - Recensione

Sembra, almeno per il momento, che le puntate di Arrow seguano uno schema ben delineato: tralasciando il primo episodio qualsiasi puntata pari, la seconda e la quarta per esempio, mostrano dei passi avanti sull'omicidio di Sara mentre quelle dispari, la terza e la quinta, siano storie separate con un caso a se stante.
Questo sistema o questa parvenza di sistema, potrebbe essere solo una coincidenza, riesce a dare una buona organicità all'intera serie che non si trova mai a corto d'argomenti.
Perchè dico questo?
Perchè anche la sesta puntata, in un certo senso, anche se solo nel finale, ci parla dell'assassinio di Sara e risponde, forse, ad una domanda nata durante la quinta puntata: Roy ha ucciso Sara?
Fortunatamente, per lui e per il nostro cuore, la risposta è no: Roy, durante la sua overdose di Mirakuru, uccise con una freccia un poliziotto davanti a Sara e per Oliver è proprio questo, in realtà, il motivo dei suoi brutti sogni.
Roy non ha ucciso Sara ma lo shock provocato dalla sua morte ha fatto tornare a galla l'omicidio del poliziotto e il giovane aveva sovrapposto i due avvenimenti eppure alcune cose non quadrano: la tragliettoria delle frecce e la forza con cui queste sono state scagliate sono inusuali per qualsiasi arco o mano umana.
Com'è possibile?
Chi è il vero assassino?
Che sia Slade?
Non credo: avrebbe colpito Ollie direttamente anche se potrebbe aver cambiato tattica.
Comunque, mentre si continua ad indagare, parliamo del caso della settimama: un serial killer inizia a perseguitare il nuovo allenatore di Laurel, Wildcat, facendolo accusare di omicidio.
Il tutto non solo ci farà conoscere qualcosa del passato di Ted, ex vigilante, ma vedremo lui e Oliver, nelle vesti di Arrow, interagire e collaborare, segnalo anche l'uso di una freccia con guantone da box, chissà che la cosa possa riverificarsi in futuro.
I due, dopo un'ottima scena d'azione finale, riescono a fermare il colpevole, aiutati da un Roy rientrante in azione dopo le scoperte sul suo passato, che si rivela essere l'ex partner di scorribande dello stesso Ted: Wildcat aveva deciso di tagliare i ponti col ragazzo dopo che il giovane aveva ucciso un criminale, questo lo aveva lasciato alla mercè delle gang che si divertirono a torturarlo.
Roy non sa ancora cosa fare del suo futuro dopo aver scoperto di essere un assassino mentre Laurel decide ufficialmente di scoprire tutte le carte con Wildcat e questo non rinuncia ad allenarla.
Nel passato, invece, Oliver continua a compiere missioni per la Waller e entra apertamente in conflitto con la moglie del suo collegamento sul posto.
Quanto ci vorrà prima che le cose degenerino anche nei flashback?
Arrow va avanti ed io con lui.
Addio per ora e valar murghulis.

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mercoledì 12 novembre 2014

Arrow 3X05 The secret origin of Felicity Smoak - Recensione

Continuando il filone, iniziato con il terzo episodio, Arrow torna ad approfondire un personaggio " secondario " della serie: Felicity.
Avete mai immaginato una Felicity vestita da punk?
Con un ragazzo?
E una storia travagliata?
No, io no.
Avevo visto le immagini e il nuovo stile di Felicity ma l'episodio è stata una vera sorpresa: Felicity, mio unico amore <3, da giovane si frequentava con un ragazzo, esperto di computer come lei, e i due erano abilissimi hacker.
La storia però sembra troppo bella per essere vera e in breve tempo non solo il fidanzato viene arrestato ma addirittura si suicida in cella.
Questo trauma porterà Felicity a cambiare radicalmente e a diventare la persona che è ora: un'abilissima hacker con un lavoro rispettabile e una doppia storia sentimentale con due multimilliardari.
Tornando al presente, la città si troverà sotto l attacco di un gruppo di hacker, che userà il nome di un famosissimo villan DC Brother Eye, supportati proprio da un programma creato da Felicity durante la sua adolescenza.
Il colpevole sarà una vecchia conoscenza della protagonista, il finale è abbastanza scontato ma la cosa non è così grave, che, tralasciando alcune difficoltà, verrà facilmente liquidato.
L'episodio poi ci mostrerà un'altra parte della vita della bella bionda: sua madre.
Le due, come da copione, non hanno un bellissimo rapporto e il tutto verrà risolto sul finale.
Insomma Arrow non crea una sceneggiatura particolarmente brillante in questo episodio ma perchè lamentarsi se il risultato è sempre ottimo?
Felicity poi è uno dei personaggi meglio riusciti della serie e più spazio gli si da meglio è.     Nota ultra positiva per il finale della puntata che porta nuovi e fortissimi sviluppi nella trama per le prossime puntate: il vero assassino di Sara è sempre più vicino.

PS: Fate fare qualcosa di utile a Ray Palmer per favore <3.
Addio per ora e valar murghulis

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Arrow 3X04 The Magician - Recensione

Dal primo episodio in poi una domanda ha perseguitato Oliver e i suoi: chi ha ucciso Sara Lance?
Se nel secondo episodio i nostri avevano battuto, in modo fallimentare, la pista che portava al mercenario Komodo tocca alla figlia di Rash, Nyssa, ridare speranza a Laurel difatti Sara, prima di morire, stava seguendo un uomo che Oliver conosce molto bene e che credeva fosse morto: Malcom Merlyn.
I due, durante lo scorso episodio, si sono soltanto sfiorati e Oliver non sa del rinnovato rapporto che c'è tra lui e Thea
sa soltanto che Malcom potrebbe aver ucciso Sara ma la possibilità non gli basta lui vuole la certezza.
Certezza che però non serve nè a Nyssa nè a Laurel che vogliono soltanto vendetta: le due, dopo un primo scontro a parole, decidono di collaborare per soffocare il dolore.
Nyssa addirittura nel finale rapirà Thea, dopo aver scoperto che questa è la figlia di Merlyn, proprio per scovare il Mago, soprannome dato a Malcom nella Setta delle ombre, cosa che porterà ad uno scontro a tre con arco e frecce.
Merlyn alla fine verrà messo sotto la protezione di Oliver che lo crede innocente: i due si erano già confrontati in una zona affollata senza nessuna maschera sul volto.
Malcom non ha ucciso Sara ma Nyssa non nè è sicura e così decide di chiedere aiuto al padre che vediamo per la prima volta inquadrato dalle telecamere: Oliver ha minacciato la Setta delle ombre e questa è una vera e propria dichiarazione di guerra.
Ollie invece a Tokyo, nel passato, scopre qualcosa sulla sua permanenza sull'isola che potrebbe cambiare le carte in tavola.
Insomma le basi per il grande scontro della stagione stanno definitivamente per essere buttate.
Lo scontro tra i tre arcieri e il confronto tra Malcom e Oliver sono meravigliosi ma è Rash che alza l'asticella della puntata: l'attore sembra perfetto e spero in grande cose.
Addio per ora e valar murghulis.

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Arrow 3X03 Corto Maltese - Recensione

Cosa è successo tra Thea e Malcom?
Dove sono andati i due dopo il finale della seconda stagione?
Thea sarà davvero cambiata?
L'allenamento del padre sarà servito a renderla più forte e a costruire un rapporto tra di loro?
A queste domande cerca di rispondere il terzo episodio di Arrow in cui l'intero gruppo, tranne Felicity che nel finale di puntata andrà da Barry a Coast City, decide di spostarsi sull'isola di Corto Maltese per riportare Thea a casa: Oliver ha bisogno di rivedere sua sorella dopo che la morte di Sara l'ha tremendamente scosso.
Se sull'isola Diggle avrà da sbrigare delle faccende per l' A.R.G.U.S Oliver, Roy e Thea si confronteranno varie volte mostrandoci si un ricongiungimento ma allo stesso tempo una giovane Queen molto più forte di quanto ci ricordassimo e più cosciente delle sue possibilità.
Per di più i soliti flashback sulla vita passata di Oliver vengono, a questo giro, rimpiazzati da quelli dell'allenamento di Thea: se inizialmente Malcom cerca di essere solo un buon padre molto presto deciderà di diventare un semplice insegnante proprio per il bene di sua figlia.
La gentilezza e l'amore di un padre non avrebbero mai reso Thea una persona forte: il dolore, la rabbia e la paura invece sarebbero servite allo scopo.
Malcom poi rimane sempre Malcom Merlyn e nulla può davvero toccarlo ma il suo momento arriverà nel prossimo episodio.
Arrow continua a stupire regalando un'ennesima bella puntata basata principalmente sui rapporti tra i personaggi e l'approfondimento di Thea.
Speriamo che la nuova Queen sia un elemento aggiunto allo show: la debole ragazzina delle precedenti stagioni aveva ormai stancato.
Addio per ora e valar murghulis.

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martedì 11 novembre 2014

Gotham 1X08 The mask - Recensione

Sapete perchè continuerò a seguire Gotham a differenza di AHS?
Perchè Gotham non è uno show noioso: che la puntata sia tremenda o splendida c'è sempre un motivi per parlare di questa serie.
Nel bene e nel male.
Ci sono stati episodi brutti, il terzo, e altri mediocri, il secondo, salvo poi risalire con robbe ottime come il sesto e il settimo.
Poi è arrivato l ottavo episodio: la summa finale.
The mask non è solo un normale episodio ma è anche lo specchio effettivo di questa serie: altalenante.
Gotham è sulla linea di confine tra l orrendo e l ottimo e per questo è sempre interessante, per questo ho deciso che lo seguirò fino alla fine.
Ma perchè The mask è lo specchio di questa serie?
Vediamo un po' iniziando dalla trama.

Gordon e Bullock si ritrovano tra le mani un caso molto strano: il corpo di un giovane viene ritrovato con il dito di uno sconosciuto in bocca e un biglietto da visita nella tasca.
I due quindi, mentre Nygma continua il suo ruolo di macchietta, decidono di recarsi nell'azienda segnata sul biglietto.
A quel punto faremo la conoscenza del Maschera Nera di questo universo: Maschera Nera è un boss mafioso, tremendamente violento, che prende il nome proprio dalla maschera che porta. 

Peccato che i due personaggi non abbiamo davvero nulla da spartirsi e la maschera ridicola che porta il villan di questa puntata non aiuta: in sintesi il giovane è morto per colpa sua ma nessuno potrebbe davvero capire il perchè. 

Ci siete? Siete pronti? 

Vi ricordate il fottutissimo assassino coi palloncini nel terzo episodio? 

Ecco sta volta siamo capitati in un qualcosa di ancora più stupido: Maschera Nera è un grosso broker e mette in palio dei posti di lavoro in incontri clandestini all'ultimo sangue perchè si sa che il mondo della finanza è un mondo violento. 

Insomma i nostri eroi riusciranno a prenderlo e intanto non solo continuerà la guerra tra Oswald e Fish ma vedremo anche un momento molto importante per la vita del giovane Bruce: la sua prima vera rissa. 

Peccato che a farne le spese sarà un giovanissimo Thomas Elliot che nei fumetti, sin da bambino, era un vero genio criminale e non un coglioncello ma che ci volete fare? 

The mask, come ho già detto, presenta tutti i punti deboli e tutti i punti forti di questa serie: abbiamo bellissime scene d'azione, una trama orizzontale abbastanza interessante, attori ottimi, attori mediocri, villan storici usati alla cazzo, casi della settimana ridicoli e personaggi che non stanno ne in cielo ne in terra per le loro scelte e la loro stupidità. 

Non voletemene male ma Gesù mio Barbara deve morire stritolata da un treno: ama Jim, ama Montoya, fuma canne e beve a cazzo, vuole la verità, crede a Jim, crede a Montoya che le parla male di Jim, quando sa la verità si schifa e, poichè non la regge, scappa via.

Quanto ci scommettete che a breve la rivedremo nel letto di Montoya? Io le do' due o tre episodi tanto ormai è irritante. 

Ma infondo per una che va a puttane uno è impeccabile: Robin Taylor ha trovato la sua dimensione e non ci sarà mai un Pinguino migliore.

Certo De Vito, di Batman Returns, rimane De Vito ma quello era un Pinguino più dark e fumettoso questo è più reale.

Insomma Gotham, con tutti i suoi pregi e difetti, fa quello che deve fare:intrattiene e lo fa nel migliore dei modi.

Addio per ora e valar murghulis

#Gotham

#SerialUpdate

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lunedì 10 novembre 2014

Gotham 1X06 1X07 The spirit of the goat Penguin's umbrella - Recensione

Ed eccomi qua: finalmente dopo Lucca e la settimana di riposo da Lucca torno a scrivere una recensione.
Normalmente non mi piace scrivere recensioni doppie ma, vista la mancanza di tempo, e il fatto che queste due puntate in qualche modo sono collegate, come AHS e Constantine, ho deciso di parlarvi di entrambi gli episodi insieme.

Gotham fino a questo momento, tralasciando il primo episodio, non era una serie che era riuscita a catturarmi del tutto: molte cose non andavano e nei pochi episodi in cui vedevamo sia la trama orizzontale che il caso della settimana quest'ultimo risultava essere tremendamente debole e noioso.

Lo show non risaliva neanche quando ci si dimenticava, colpevolmente, della trama orizzontale regalandoci episodi singoli molto anonimi. 

Spirit of the goat e Penguin's umbrella invece riescono a riportare su lo show in due modi completamente diversi e dimostrando, almeno per il momento, di aver imparato dagli errori passati: il sesto episodio presenta solo un caso singolo di forte spessore mentre la settima puntata riunisce, definitivamente, tutti i fili degli scorsi episodi regalandoci la quadratura del cerchio e dando un nuovo starting point da cui iniziare.

                         The Spirit Of The Goat

James e Bullock si trovano, nuovamente, tra le mani il caso più importante in città: un assassino, che porta una maschera, rapisce e uccide i primogeniti delle famiglie ricche di Gotham. 

Se per Gordon questo è un caso normalissimo Bullock invece è molto provato: dieci anni prima lui e il suo vecchio partner, che rivedremo in questo episodio, avevano arrestato un assassino con lo stesso modus operandi di questo nuovo serial killer.

" Prima regola: non ci sono eroi a Gotham ".

Durante la cattura il suo compagno era rimasto ferito gravemente ed era stato costretto a ritirarsi: Harvey per questo si sente in colpa e addirittura paga i conti della clinica in cui vive il suo ex partner. 

L'intera scena, se non l'intero episodio, ci fanno finalmente capire i motivi del comportamento di Bullock e sono molto soddisfacenti: il senso di colpa e la consapevolezza che pochi escono vivi dal loro lavoro hanno portato Harvey ad essere quello che è.

Come fa il nuovo Spirito della capra in città a sapere lo stesso modus operandi del vecchio? 

C'è davvero un'organizzazione dietro tutto questo o più semplicemente all'epoca i serial killer erano due?

Tolto l'intero combattimento finale che risulta essere molto spettacolare è Harvey che ci dimostra, finalmente aggiungerei, di essere un vero detective: tutto da solo risolve il caso attraverso un semplice dettaglio e la soluzione coglie di sorpresa gli spettatori. 

Spirit of the goat è un episodio di una potenza inaudita: vediamo tantissima azione e l'assassino ci viene mostrato come una vera e propria minaccia. 

Non dimenticate il colpo di scena finale che da un tocco di classe a tutto.


                              Penguin's Umbrella

Durante lo scorso episodio le indagine degli affari interni portano finalmente i loro frutti e i due riescono ad incastrare Gordon ma il tutto dura due minuti: il Pinguino entra nel commisariato di polizia e lascia tutti di stucco. 

Questo scagiona Gordon dalle accuse di omicidio ma lo mette, allo stesso tempo, in una brutta posizione sia con Bullock che con Falcone e inasprisce la lotta per il territorio tra le due famiglie mafiose in città: il Pinguino è passato dalla parte della famiglia Maroni lasciando in difficoltà Falcone.

La puntata è un continuo di scontri e sparatorie e tutti gli attori danno il meglio di sè: il conflitto/alleanza tra James e Harvey scoppia definitivamente così come la guerra tra i due boss ma tutto si risolve sul finale regalandoci un nuovo status quo e un ulteriore colpo di scena che promette molto per il proseguo della serie. 

Fish Mooney, che come personaggio, tralasciando alcuni momenti, continua a sembrarmi poco carismatico, vedrà i suoi piani nuovamente stravolti mentre il braccio destro di Maroni si troverà in una brutta situazione da cui sarà difficilissimo uscirne.

" Ci sarà una guerra, scorrerà il sangue per le strade ed io riesco, riesco a vederlo ".

Oswald aveva ragione e ora è nella posizione giusta per fare tutto ciò che vuole con un alleato inaspettato. 

Penuin's umbrella non solo porta avanti, ottimamente, la trama orizzontale ma lavora in maniera meravigliosa sui personaggi: capiamo , finalmente, il comportamento di Falcone e il Pinguino si dimostra essere il personaggio che doveva essere sin dall'inizio. 

Viene anche introdotto il personaggio di Victor Zasz molto diverso da come è raffigurato neo fumetti, siamo passati a maniaco omicida a semplice sicario della mafia con tendenze autolesioniste, ma le cose possono ancora cambiare.

Certo magari non tutte le ciambelle vengono con il buco: Barbara continua ad essere fastidiosa piuttosto che utile, Gordon è un po' troppo rapido nel mettere a repentaglio la sua vita così come Harvey si arrende con una velocità impressionante alle voglie suicide del compagno. 

I pregi però superano di gran lunga i difetti regalandoci l'episodio migliore di Gotham fin'ora. 

Incrociamo le dita e speriamo che questa serie continui così. 

Addio per ora e valar morghulis.

#SerialUpdate

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Un Incazzoso Lunedì 11 - Dal medico

Ciao a tutti.
Mi trovo nella sala d'attesa del mio medico curante ( fa fico dire medico curante ve? ).
Ci sono un po' di persone davanti a me quindi direi che ho tempo di scrivere qualcosa.
Speravo che ci fosse qualcuno di simpatico in attesa, qualcuno di cui potevo parlare, ma dal mio medico passa solo gente normale, peccato.
Certo, forse la signora anziana accanto a me è vestita come una barbona e non so per quale motivo ci sono due ragazzi inglesi che stanno aspettando di parlare col dottore ma vabbè: nei telefilm ne ho viste di peggio.
Ah ecco: il ragazzo che fino a due minuti fa parlava inglese ora ha tirato fuori un romanissimo: " Ma che stai a di'? ".
Ha perso tutta la classe e la calma inglese che sembrava avere: ora ci delizia anche con uno sbadiglio a bocca aperta prolungata.
I genitori saranno emigrati e lui sarà vissuto tra due mondi e la parte scimmiesca avrà preso il sopravvento: la legge del più forte.
La signora anziana è alla quarta rivista di gossip.
Come diavolo fai a leggerti tutte quelle stronzate?
Da vecchio mi farò un orto a casa almeno sfuggirò alla noia.
Mi preoccupa che in sala d'attesa ci sia un numero impressionante di opuscoli sull'eiaculazione precoce.
Grazie a Dio ne sono ancora fuori ma vorrei capire perchè sono qua e, soprattutto, perchè sono così tanti.
A proposito di tempi da rispettare sono arrivato in ritardo, ahahha capita la battuta?, dal medico: sono rimasto a casa più tempo del previsto riscaricando continuamente alcune puntate di un telefilm che devo ancora vedere.
Il dowload continuava a fallire e mi ero sinceramente scocciato di cercare su siti di dubbia provenienza un link per un fottuto telefilm quindi avevo deciso di arrendermi ma non prima di riprovare ancora una volta a scaricare tutto così incrociai le dita.
FALLITO!
Niente, in pratica dovevo arrendermi.
Preso dallo sconforto decido di dare uno sguardo al peso delle puntate e mi ritrovo un 750 MB: mi si accende una lampadina e decido di cancellare quella puntata provando a scaricare le altre e basta.
Quando sono uscito il tablet continuava il suo lavoro: spero che al mio ritorno sia tutto come deve essere altrimenti inizierò a piangere a dirotto e morirò disidratato.

Addio per ora e valar morghulis.

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mercoledì 5 novembre 2014

Plus One 5 - Ringo

Finalmente torno a scrivere per la rubrica Plus One, che avevo abbandonato da un po', e decido di parlare di un fumetto: Ringo di Roberto Recchioni e Emiliano Mammucari.
Un anno fa i due crearono la serie Orfani, serie di stampo fantascientifico, che mi precipitai subito a comprare in edicola.
Il fumetto però non mi colpi quasi per niente: i disegni di Mammuccari erano fantastici ma la trama, almeno nel primo numero, non mi aveva preso per niente e così, spinto anche dal fatto che non riuscì a trovare il secondo volume da nessuna parte decisi di abbandonare la serie.
Ora che questa è finita e tutti ne parlano molto bene cercherò di recuperarla, quantomeno per saperne parlare, ma intanto perchè non provare ad entrare ancora una volta nel mondo creato dal nuovo curatore di Dylan Dog?

La serie nasce dalle ceneri di Orfani, primo fumetto di Recchioni per la Bonelli, e ci racconta la storia, chiaramente, di Ringo l'ultimo della sua squadra.
Recchioni decide di ambientare l'intera vicenda, almeno per il momento, nella città di Napoli e di avvicinare a Ringo tre giovani ragazzi.
Inizialmente non avevo trovato l'ambientazione um'ottima idea ma mi sono facilmente ricreduto: a parte per alcune cose non sembra proprio di essere a Napoli.
I vicoli stretti, i bassifondi e il quartier generale della resistenza però sono sporchi e tetri al punto giusto in netta contraposizione alle città più affollate e luminose della città.
Il primo numero, da una parte, ci presenta, almeno secondo me, in maniera abbastanza superficiale il gruppo dei ragazzini, approfondendone solo uno al massimo, e in maniera ottimale i protagonisti adulti della vicenda che risultano già ben caratterizzati a chi non ha letto Orfani.
Forse l'unica cosa che manca da questo punto di vista è un cattivo più indipendente, rispetto ai Corvi, e più presente alla caccia di Ringo della professoressa Juric: ho semplicemente paura che alla lunga la fuga possa venire a noia se non ci sia qualcuno con una personalità più forte a cercarlo.
Certo magari alcuni elementi, come i Corvi, per chi non conosce la trama della prima stagione potrebbero essere un attimo spiazzanti e mi sarei aspettato una spiegazione già nel primo numero ma credo che nel secondo, in uscita questo Novembre, il protagonista potrebbe iniziare a sbottonarsi su questo fatto.
Ringo però, funziona molto meglio del suo predecessore tirando fuori tantissima azione, presente anche nel primo numero di Orfani, unendola ad una trama un pizzico più interessante che si regge quasi esclusivamente sulle spalle del pistolero, ora arciere, del vecchio team d'elite.
I disegni di Mammuccari poi mi sembrano molto più ispirati e ci sono delle pagine davvero da urlo.
Insomma Ringo è la serie perfetta per chi non ha mai letto Bonelli o per chi non ha mai letto un fumetto in generale: strana e interessante al punto giusto con un disegnatore che ti cattura ad ogni pagina.
Voto: 8

Addio per ora e valar murghulis

#Ringo

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Un Incazzoso Lunedì 10 - La stanchezza e il riposo dopo Lucca

Il ritardo non è il mio ma il post nom voleva caricarsi -_-.

Scusate la nuova assenza ma Lucca mi ha davvero stremato quindi ho deciso di prendermi Domenica sera e Lunedì per tirare il fiato.
Eccomi qua: pigiama, maglione e pantofole.
Sto sdraiato sul divano e guardo la televisione.
Al tlegiornale parlano di un tizio che ha ridato un portafoglio pieno di soldi ai proprietari: siamo così messi male da dover fare un servizio al tg su un uomo onesto?
Chiariamo non dico che la persona non sia da elogiare, io non so se mi sarei tenuto i soldi, ma me ne frega poco o niente di questo che ha ridato i soldi a dei deficenti.
Vabbè, parliamo d altro?
Che poi " d altro " come lo dovrei scrivere?
Al momento non lo so ne mi va di guardare quindi se a qualcuno vuole può correggermi: prometto che non sarò acido anche se ho il ciclo a giorni alterni.
Intanto che vi scrivo il TG2 ha preso una deriva verso il gioco di magia e parla di mentalisti.
Basta.
Datemi a me la Rai e la Mediaset.
Fatemi controllare tutto e giuro su Dio che farò un bel lavoro.
La giornalista di questo servizio deve cambiare lavoro di sua volontà o essere licenziata insieme al direttore.
La signora ha chiuso il servizio con un paragone improbabile tra il mondo dei mentalisti e quello dell'arte moderna.
Salvatemi.
Comunque niente ho riniziato a vedere telefilm e stasera cercherò di scrivere almeno altri due articoli per cercare di rimettermi in pari.
La vedo durissima ma il viaggio mi ha reso davvero molto carico e concentrato.
Quindi...
Vado a vedere come si scrive " d altro "!

D'altro.
Ora sono contento.

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martedì 4 novembre 2014

Speciale Halloween - The Strain prima stagione recensione

Ed eccoci qua: anche se in ritardo, anche se l'Incazzoso Lunedì di questa settimana si sta ancora caricando e anche se sono in pigiama ecco lo speciale di Halloween.
Sono riuscito a vedere gli ultimi quattro episodi di The Strain poco prima di partire e dopo un mese che la serie era finita: questo già vi fa capire cosa ne penso ma non bruciamo le tappe e parliamo della trama.

The Strain inizia quando un aereo atterra a New York con dentro tutti i passeggeri, compreso l'equipaggio, deceduti a parte quattro persone: nessuno sa davvero che cosa sia successo e perchè.
Se l'incipit può ricordare la più famosa Fringe man mano che i minuti scorrono capiamo di trovarci di fronte a qualcosa di diverso: i vampiri sono i veri colpevoli della vicenda.
Ed è proprio qui che Del Toro, co creatore della serie, dimostra che è un vero genio: ad affrontare il problema saranno i medici a capo del centro di controllo delle malattie infettive di New York confrontandosi col vampirismo come si confronterebbero con un normale virus.
The Strain è un'idea geniale nata come serie tv inizialmente rifiutata poi portata nel mondo dei fumetti e infine riproposta adesso dalla Fox che al principio voleva trasformarla in una comedy.
Peccato che sia solo questo: un'idea geniale.
Del Toro scrive una trama senza mordente anche se concettualmente interessante con molti momenti morti e storie inutili che nascono e muoiono in un episodio.
I personaggi, poi, non sono mai incisivi come dovrebbero: ognuno spicca per qualche motivo e potrebbe avere una sua utilità peccato che siano discontinui e si perdano in azioni e discorsi inutili e noiosi.
Probabilmente è proprio questo il problema principale della serie: non ti interessa il destino del mondo se i protagonisti che dovrebbero salvarlo sono uno più stupido e irritante dell'altro.
Mia Maestro, la collega del protagonista, è prima decisa in quello che fa e poi sembra voler rinunciare.
Il senatore Russo di House Of Cards, che qui interpreta il ruolo del protagonista, non ha carisma e con lui tutta la sua famiglia e la storia legata ad essa cadono nell'ombra più totale.
Certo alcuni personaggi principali, di cui non voglio parlarvi per non spoilerarvi troppo, sono fantastici e unici ma non riescono a uscire dalla melma di mediocrità creata non solo dai protagonisti ma anche dai personaggi secondari, come la madre della Maestro, che rasentano l'assurdo e l'irritante.

The Strain avrà anche una seconda stagione ma io non ho la minima voglia di accendere il pc per dargli uno sguardo.

Addio per ora e valar murghulis.

#TheStrain
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