lunedì 28 settembre 2015

Plus One 8 - Quantico

Avete presente quei pilot interessanti che iniziano piano piano e, mettendo qua e la qualche mistero, vi conquistano e vi fanno decidere di seguire quella serie?
Ecco quei pilot, sono pilot perfetti, poco male se poi la serie non funziona alla lunga, intanto, quel pilot, quel primo episodio, è riuscito a colpirvi profondamente.
Esistono poi, chiaramente, dei pilot scadenti e noioso, inutili e banali che non riescono neanche a far parlare di se ma Quantico, di cui parliamo oggi, non fa parte ne del primo ne del secondo gruppo ma di un terzo ben distinto: il pilot troppo pieno.
Il pilot troppo pieno è quel tipo di pilot che, come quelli perfetti, non sbaglia una mossa ed è tutto ben calibrato, tutto ciò che succede riesce ad interessarti, sino ad un certo punto, sino a quando non si oltrepassa una certa linea e dal reale, quasi reale si passa ad un'esagerazione dietro l'altra, ad una sorpresa dietro l'altra che caricano troppo il prodotto e lo rendono più irritante che interessante.
Quantico è un pilot di questo tipo che, raccontando la formazione, almeno per il momento, di sette reclute del FBI, cerca di farci capire, forse, chi, tra di loro, è l'esecutore di un attentato tremendo quasi paragonabile a quello dell'undici Settembre.
Anche se gli sceneggiatori hanno fatto un bel lavoro, inizialemente, piano piano vanno a perdersi con inseguimenti, sparatorie e vari capovolgimenti di fronte che non sorprendono ma confondono e stordiscono.
In definitiva, Quantico, come pilot, e forse come vera e propria serie, merita ma solo e soltanto se siete disposti a spegnere il cervello per un'ora e a godervi intrattenimento gratis o se invece volete farvi quattro risate e commentare uno show, che sin dal pilot non sembra volersi prendere troppo sul serio.

Voto Plus One: 7

Alla prossima!

#PlusOne
#Quantico
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted

Un Incazzoso Lunedì 53 - Infostud e come entrare all'università

Quando finirete il liceo, avrete sputato sangue sui fogli dell'esame di maturità vi aspetterà una prova ancora più ardua: l'iscrizione all'università.
Non importa di quale università parliamo, qualsiasi università, anche la più becera, anche la più ricca, che dovrebbe venirvi a prendere a casa visti i soldi che gli date, cercherà, anche nel modo più stupido, di impedirvi l'iscrizione.
E no, non parlo dei test.
I test non c'entrano nulla, quelli sono solo una grande spina nel culo, un'infinita spina nel culo che vi impedirà di seguire i vostri sogni ma nulla è paragonabile ai siti delle università, programmate dal programmatore più inutile della Terra, così astrusi e complicate da non avere un cazzo di menù.
I siti dell'università non sono siti d'informazione, non servono ad aiutarvi a capire dove dovete andare e cosa dovete fare, servono solo a confondervi le idee, a perdere tempo e a capire meno di quanto avevate capito prima facendovi trovare solo informazioni diverse da quelle che già avevate che sono, tuttavia, diverse da quelle reali che poi vi serviranno.
I siti delle università non presentano calendari, spiegazioni o indicazioni presentano solo nomi e elogi all'università proprietaria del sito.
Io personalmente ho provato il sito della Sapienza, Infostud, e i 3, 4 siti di Roma Tre e sono entrambi scadenti.
Perchè 3/4 siti di Roma Tre?
Perchè Roma Tre decide, senza problemi, di portarti e di reindirizzarti sui loro tre siti di proprietà a piacimento, confondendoti e evitando di darti informazioni chiare perchè, infondo, non sia mai che tu possa capire qualcosa.
Infostud, la Sapienza quindi, invece è molto più semplice, decide di bloccarti e di confonderti in un unico sito rendendoti incapace di capire anche solo dove diavolo sia la tua facoltà.
" Basta andare a chiedere " direte voi.
Certo, basterebbe andare a chiedere, se solo ti rispondessero qualcosa di diverso dal " Guarda sul sito ".
Ah si, è sempre bello sapere che gli studenti universitari sono assistiti e aiutati.

Alla prossima!

#UnIncazzosoLunedì
#Infostud
#Sapienza
#RomaTre

domenica 27 settembre 2015

The Doctor Corner 5 - The Magician Apprentice/The Witch's Familiar

" Forza, non avere paura.
Presentati.
Dimmi il nome del bambino che non morirà oggi ".

Con queste esatte parole, e la più scioccante risposta, Steven Moffat scrive l'inizio della nona stagione del Doctor Who e lo fa nel migliore dei modi regalandoci due splendidi episodi uno legato all'altro: il primo, preceduto da due piccoli prequel, pieno d'azione e con solo una breve apparizione del Dottore mentre il secondo molto più introspettivo e con il Dottore completamente protagonista.
Moffat, sin dall'inizio della sua gestione su Doctor Who, si è sempre divertito, in primis, con i viaggi nel tempo e a giocare con la mitologia interna della serie modificandola continuamente e questi due episodi, più il primo che il secondo, ne sono un esempio lampante dandoci, in stretta sequenza, i soliti viaggi e paradossi temporali, mostrati anche nella regia e nella disposizione dell'episodio, e uno shockante plot twist che cambia dal primo al secondo episodio.
Twelve, interpretato da un magnifico Capaldi, finita l'ottava stagione e qualche viaggio con Clara, si è ritirato dalle scene da un po' mentre la sua companion del momento ormai è completamente convinta dei suoi mezzi e in breve tempo si trova costretta, insieme alla UNIT, a dover fronteggiare, magistralmente, una crisi globale scatenata da... Missy.
Esatto, la nostra Time Lady, come dice lei, preferita, come si pensava, non è morta e insieme a Clara si mette alla ricerca del Dottore che, convinto di andare incontro alla morte, ha inviato proprio al Maestro il suo testamento.
Le due ragazze, strano team, dopo aver trovato il Dottore, in una delle sue migliori entrate in scena da quando Doctor Who è tornato, vengono portate su Skaaro, ricostruito da poco, pianeta natale dei Dalek, dove il Dottore, separato da Clara e Missy, si confronta col creatore dei Dalek, Davros, ormai in punto dei morte con cui Capaldi stesso ha avuto un incontro ravvicinato ad inizio episodio mentre Davros era un bambino, ed era in pericolo, ma il Dottore, venuto a conoscenza del suo nome, decide di non salvarlo.
Finito il primo episodio, con un falso twist, inizia un confronto a parole tra Capaldi e Davros che, fino a qualche momento dalla fine, è molto profondo e addirittura porta lo spettatore a dispiacersi per Davros salvo poi cambiare tutto nel finale.
Intanto Missy e Clara approfondiscono il loro particolarissimo rapporto con scene divertentissime, grazie più che altro a Missy, e ci fanno battere il cuore verso il finale con una scena insieme al Dottore.
Moffat scrive, in sostanza, due dei migliori episodi di Doctor Who dal punto di vista dell'azione e della mitologia interna dandoci vari spunti per il continuo della stagione e allo stesso tempo regalandoci vari dubbi sul passato del nostro amato protagonista.

Alla prossima!

#DoctorWho
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted
#DoctorWhoSeries9
#TheDoctorCorner

sabato 26 settembre 2015

Anteprima 2 - The Martian Recensione

Bentornati al secondo numero, è passato un sacco di tempo dal primo, della rubrica " Anteprima ", scritta chiaramente quando riesco ad andare a vedere alcune anteprime cinematografiche.
Stavolta posso parlarvi di The Martian che ho visto in 3D.
Un uomo rimane solo su Marte dopo che viene creduto morto durante una spedizione spaziale.
Chiunque di noi si sarebbe fatto prendere dallo sconforto ma lui, Matt Damon, no e, con il sorriso sulle labbra, decide che non morirà sul pianeta rosso iniziando a razionare le proprie risorse alimentari e cercando di contattare la Nasa per farsi venire a prendere.
The Martian poteva essere, senza nessun problema, un film triste e malinconico, pieno di monologhi sul senso della vita, con musiche sofisticate e un tono cupo e oscuro fortunatamente, però, Ridley Scott decide di non aderire interamente a questo registro lasciando poco spazio alla malinconia e mettendo sotto i riflettori il sorriso e la simpatia di Matt Damon che da solo regge, completamente, tutto il film: non importa se faccia battute stupide o se parli con una telecamera.
Così, subito dopo i primi, forse confusi, minuti il film diventa, quasi completamente, un one man show inframmezzato dalle scene sulla terra, alla Nasa, e poi nella nave spaziale dei suoi ex compagni: mentre le scene sull'astronave non sono niente di che e servono per mandare avanti la trama, le scene sulla terra, invece, sono tutte sia comiche che problematiche, per via della situazione che sta vivendo Matt Damon, ma mai tristi e deprimenti.
Se Damon è perfetto nel suo ruolo i comprimari del film non sfigurano, anche perchè a quelli che forse potevano farlo gli è stato dato poco spazio on screen,  e hanno dei fantastici tempi comici.
Per quanto riguarda il 3D questo regge perfettamente per tutto il film dando un grande colpo d'occhio, specialmente quando vengono inquadrati i panorami di Marte.

Alla prossima!

#TheMartian
#Anteprima
#TheMartianIlSopravvissuto

How to Get Away with Murder 2X01 It's Time to Move On - Recensione

La scorsa stagione di How to get away with murder, scusate il ritardo ma hanno caricato tardi l'episodio, iniziava con una scena del delitto e dei ragazzi che cercavano di nascondere un corpo, sul momento, privo d'identità alle autorità per evitare di finire in prigione dando il via ad una serie avvincente e piena di colpi di scena.
Questa seconda stagione, invece, inizia subito risolvendo il mistero finale della scorsa edizione, l'assassino di Rebecca, suscitando qualche dubbio a onor del vero, e regalandoci il solito finale/plot twist che in poco tempo non solo ci indica il caso orizzontale di questa stagione ma ci lascia stupefatti e con duemila domande che troveranno risposta solo nella visione.
Shonda riprende le fila del discorso in poco tempo portando avanti non solo alcune sotto trame della scorsa stagione di vitale importanza e introducendone altre ma continuando l'analisi, lasciata per alcuni a metà, dei personaggi e la costituzione di un gruppo pieno, si, di caratteri completamente diversi ma estramente in grado di integrarsi tra loro e capace di trovare, proprio nella loro forte diversità, un elemento d'interesse.
Mentre il trio degli adulti, Frank su tutti a questo giro anche se la Davis non fa male il suo lavoro, rimette insieme ciò che era stato distrutto nel finale, come la posizione di prestigio tra gli avvocati del loro studio, e cerca di capire di chi ci si può fidare, con qualche new entry, i cinque protagonisti vanno avanti con la loro vita, anche se vediamo poca roba, altalenando momenti di tensione ad altri di estrema tranquillità: il finale della prima stagione ha lasciato un solco indelebile nel gruppo che é assai lontano dalla forte complicità della metà stagione passata.
How to get away with murder torna sui nostri schermi con un pilot molto simile a quello del debutto, freddo ma molto denso, sperando che riesca a duplicare il successo e la qualità a cui ci aveva abituato.

Alla prossima!

#SerialUpdate
#TelefilmAddicted
#HowToGetAwayWithMurder

giovedì 24 settembre 2015

Limitless: Film vs Serie tv

Limitless, film di qualche anno fa con Bradley Cooper, riusciva a costruire, sulla semplice idea che una pillola ci desse la possibilità si usare tutte le capacità del nostro cervello, un film con un grande ritmo e una buona dose di azione con un protagonista fantastico.              
Ora la CBS prova a sfruttare il traino del film, forse un po' in ritardo, creando una serie tv che fa, in primis, da sequel al lungometraggio e allo stesso tempo è una continua citazione a questo e un reboot della stessa idea con piccole variazioni: prendete i capi saldi del film, un uomo fallito ma con un evidente potenziale inespresso, la ricerca delle pillole e il camminare sul filo della dipendenza del protagonista e unitela a varie aggiunte, tra cui proprio Bradley Cooper, che arricchiscono il tutto e rendono lo show parte di un micro universo che tuttavia è pieno di possibilità come si vede dal pilot, visti i vari accenni a possibili story.
Limitless non solo crea una storia, almeno nel pilot, molto interessante ma riesce a fare centro anche nella scelta dei protagonista che si, in parte richiamano i protagonisti della pellicola precedente, ma hanno anche una loro indipendenza e unicità.
Uno tra tutti proprio il protagonista, Jack MacDorman, che dopo Greek trova finalmente un ruolo di rilievo in tv e interpreta un personaggi in cui ci si può facilmente identificare anche se, a tratti, risulta molto stereotipato.        
Forse il resto del cast non grida all'originalità ma non è niente male e, almeno per il momento, sperando che poi migliori, serve solo da sostegno a tutta la baracca.                    
Tolto il pilot, purtroppo, lo show sembrerebbe seguire le orme di un procedurale, abbandonando, almeno in parte, la trama legata alla NZT e al suo creatore che però, spero sia ripresa dopo poco, magari anche affiancandola a dei casi settimanali come in How to get away with murder solo così Limitless potrebbe davvero sfondare.

Alla prossima!

#Limitless
#CBS
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted
#SerieVsFilm

lunedì 21 settembre 2015

Un Incazzoso Lunedì 52 - Miss Italia

Io non ho visto quest' edizione di Miss Italia ma Facebook è sempre una miniera di informazioni e basta farsi un giro su la home di chiunque per trovare non solo la foto della nuova Miss Italia, ma anche i suoi commenti sulla guerra e i pareri della gente al momento della sua incoronazione.
Tutti pareri negativi sia sul fisico della ragazze che sulla natura delle sue dichiarazioni e, onestamente, io non potrei che essere d'accordo.
Si è vero, lo ripeto, non ho minimamente visto l'edizione del programma, ho solo letto un articolo della Repubblica che parla di lei e visto qualche foto ma da sempre, ripeto, da sempre Miss Italia ha premiato la ragazza più bella d'Italia e se questo mette chiaramente in discussione il valore del programma dall'altra parte sono convinto che a vincere è stata la ragazza sbagliata: lei ha vinto solo perchè era particolare ma non era davvero bella.
Per quanto riguarda la dichiarazione sulla guerra beh ragazzi di dire una cazzata sono capaci tutti, certo magari sarebbe meglio evitare di dirla in diretta tv ma che ci vogliamo fare?
Il pubblico ha scelto lei come vincitrice e la giuria, composta da membri fortemente dubbi, perchè cazzo Claudio Amendola non ha un senso, hanno portato la gara verso quel finale.
Ora possiamo scherzarci quanto volete ma tanto lo sappiamo che stiamo solo aspettando un'altra idiota o un altro idiota in tv per riempirci le home di Facebook.

Alla prossima!

#UnIncazzosoLunedì
#MissItalia2015

lunedì 14 settembre 2015

Un Incazzoso Lunedì 51 - Vi mancherà la scuola?

Per anni, ripeto per anni, quando mi lamentavo, come chiunque, del liceo o delle medie la risposta che mi arrivava era: " Ti mancherà tutto questo ".
Ora, passate le medie e passato il liceo, la domanda si ripropone: mi mancherà il liceo o mi mancheranno le medie?
Forse ora è troppo presto per chiederselo, infondo ho appena iniziato l'università, ma non mi mancherà l'ansia delle interrogazioni o per la correzione dei compiti.
Non mi mancheranno le giornate infinite o i corsi di recupero forzati perchè se il professore non ti vede allora ce l'ha con te.
Non mi mancheranno tutti i pomeriggi davanti ad un libro e il conto delle assenze o dei ritardi.
Non mi mancherà avere così poca libertà e così poca autonomia.
Non mi mancheranno obblighi e doveri, non mi mancherà l'ansia.
Non credo che mi mancherà mai nulla di tutte queste cose, potrei sbagliarmi ma poi la vedremo.
Quindi, tutto questo, per dirvi che basta resistere e vedrete che prima o poi le cose miglioreranno e se non ci riuscite aspettate il 2016 e partite all'avventura con Pokemon Go! sul telefono.

Alla prossima!

#UnIncazzosoLunedì
#PokemonGo

mercoledì 9 settembre 2015

The Doctor Corner 4 - Hayley Atwell potrebbe essere il nuovo Dottore?

Se amate l'universo cinematografico e televisivo Marvel allora siete sicuramente reincappati, dopo il primo Capitan America, nel bellissimo volto di Hayley Atwell che solo un anno fa ha reimpersonato, nella serie tv Agent Carter, proprio la sudetta agente e, in breve tempo, è entrata nel cuore di molti fan.
La Atwell è riuscita, grazie alla sua splendida interpretazione e ad una buona scrittura in generale, a rendere una serie molto semplice e senza pretese un piccolo miracolo che ha sorpreso tutti tanto da meritarsi una seconda stagione.
Io stesso, non ci avrei mai scommesso un euro, mi sono fortemente affezionato all'attrice iniziandola a seguire sui vari social e trovandola molto, molto simpatica e divertente.
Proprio dal Twitter della Atwell, poco tempo fa, la ragazza ha confessato che le piacerebbe interpretare il Dottor Who nella serie omonima approfittando della possibilità, di cui si è parlato di recente, che il Dottore possa avere una rigenerazione femminile così come è capitato al Maestro nell'ultima stagione.
Se molti non sono contenti di questo, quasi radicale, cambiamento io, invece, sarei molto favorevole d una svolta del genere che non solo ci mostrerebbe qualcosa di completamente nuovo nella storia del Doctor Who ma portrebbe sullo schermo un'attrice di tutto rispetto con una grande personalità.
Ora come ora, per quanto se ne parli, difficilmente vedremo, nel breve periodo, una rigenerazione femminile del Dottore, complice Capaldi che è appena arrivato, ma se mai ci sarà la possibilità spero proprio che Hayley Atwell possa impersonare il signore del tempo più famoso della tv.

Alla prossima!

#DoctorWho
#DoctorWhoCorner
#SerialUpdate
#TelefilmAddicted
#HayleyAtwell

martedì 8 settembre 2015

Strange Tales 1 - Enemy

Esistono film, scritti e girati per far parlare di sè, per lasciare il pubblico in sospeso, sconvolgendolo e confondendolo, e per stimolare una discussione su ciò che è appena stato dato in sala.
Strange Tales è la rubrica che si occuperà di questi film senza, chiaramente, alcuno spoiler per consigliarveli o sconsigliarveli e farvi sapere della loro esistenza.

Enemy, con protagonista Jake Gyllenhaal, diretto da  Denis Villeneuve già regista di Prisoners, sempre con Gyllenhaal, è il primo film di cui voglio parlare principalmente perchè, appena finirete la visione, un genuino, ma forse frustrante, senso di insoddisfazione e di curiosità si impossesserà di voi e sarete costretti a girovagare su internet e su Youtube per trovare un senso al finale del film che stravolge completamente tutto ciò che fin'ora avevate visto senza però disturbarvi.
L' opera, infatti non solo presenta varie scene particolari ma, anche, una trama, già di suo, strana: Jake Gyllenhaal interpreta, magistralmente, nello stesso momento due personaggi completamente e spiccatamente diversi eppure vicini in alcuni tratti fondamentali e fisicamente identici che si incontrano e da quel momento in poi inizierà un fortissimo confronto psicologico che sfocerà in un finale quasi rivelatorio.
Parlo di un finale quasi rivelatorio proprio perchè appena sembra creare ordine ti sconvolge con una semplice scena senza però spiegarlo minimamente.
Proprio questo finale, che stimola la tanto famosa discussione, però mi porta a sconsigliarvi la visione del film se non avete voglia di scervellarvi troppo e se non amate i film che vi lasciano tremendamente in sospeso: Enemy non ha la minima voglia di spiegarvi di cosa parla, non ha neanche una scena chiarificatrice che possa indicare la via da seguire.
Enemy è, a conti fatti, una strada senza uscita, inspiegata e proprio per questo motivo esistono duemila ipotesi diverse, sta a voi decidere a quale credere, avrei voluto unire a questa recensione il video di spiegazione che io ho trovato più soddisfacente ma non voglio, in alcun modo, influenzare la visione e le considerazioni finali di chiunque veda il film e legga questo articolo.
In sostanza, guardate una delle ultime opere di Denis Villeneuve con mente aperta sapendo che, in parte, rimarrete irrimediabilmente insoddisfatti ma, infondo, è proprio questo uno degli obiettivi dei film che si meritano, secondo me, la dicitura di Strange Tales.

Alla prossima!

#Enemy
#JakeGyllenhaal
#StrangeTales
#IlMioQuadernoDegliAppunti

lunedì 7 settembre 2015

Un Incazzoso Lunedì 50 - 10 Regole per riniziare

Riniziare la solita vita dopo un lungo periodo di vacanza è sempre molto difficile ma, allo stesso tempo, se si è contenti di tornare a casa si è anche contenti della propria vita.
Prendersi una pausa è cosa buona e giusta ma questo non significa che tornare alle solite attività sia un problema.
Se gli anni passati non sarei stato minimamente d'accordo con questa idea adesso, complice la fine del liceo e l'inizio di una " nuova vita ", non vedevo l'ora di tornare a casa e, tra le altre cose, di rimettermi a scrivere sul blog.
Magari non è per tutti così ma, secondo me, scriversi una lista di obiettivi personali o di regole da seguire, per sfruttare al meglio il proprio tempo e per fare ciò che normalmente si da per scontato, è un buon incentivo per sopportare la solita vita o per iniziare una nuova fase di questa.
Ecco quindi le mie 10 regole:

10 Essere più puntuale sul blog.
Si lo so che è una cosa che dico continuamente e poi non rispetto ma infondo, adesso, avrò più tempo.

9 Leggere di più.
Che siano fumetti o libri trovare il tempo di leggere è sempre una cosa buona.

8 Imparare.
Che sia imparare a cucinare o a suonare uno strumento o, semplicemente, a fare qualche faccenda di casa è sempre un modo per arricchirsi.

7 Viaggiare di più.
Avrei voluto mettere questo obiettivo più avanti ma mi rendo che, per difficoltà logistiche ed economiche, sarà una cosa che difficilmente riuscirò a fare ma, infondo, chi lo sa mai dire mai.

6 Finire ciò che inizio.
Finire ciò che si inizia, mettere in ordine qualcosa, arrivare alla fine di un percorso è un qualcosa di essenziale se si vuole andare avanti.

5 Riavvicinarmi a ciò che non mi è piaciuto.
Che sia un film, un libro o qualsiasi altra cosa i gusti cambiano col tempo e quindi provare a riavicinarmi a qualcosa che, nel passato, non ho amato potrebbe sorprendermi.

4 Riprovare dove ho fallito e provare ciò che non ho mai fatto.
Fallire da piccoli è un conto, farlo da grandi o, quantomeno, in modo più consapevole è una cosa diversa e, allo stesso modo, se non provo ora ciò che non ho mai fatto non lo proverò mai.

3 Andare di più al cinema.
L'ultimo anno, per me, cinematograficamente parlando è stato tremendo: non avendo il tempo di entrare in sala ho perso tantissimi film e adesso voglio recuperare.

2 Scrivere di più.
Che sia una storia, una sceneggiatura o qualche stupido pensiero su carta scrivere migliora l'umore e ci rende più coscienti di noi stessi.

1 Passare più tempo fuori da solo o con gli amici.
Passeggiare, stare al parco, uscire a cena o semplicemente a mangiare un gelato sono cose semplici ma fantastiche.
La vita è meglio in compagnia.

Il decalogo è finito, una nuova stagione inizia e io sono pronto a tutto.

Ah, la foto del post è il motivo principe per cui dobbiamo alzarci e muovere il culo.

Alla prossima!

#UnIncazzosoLunedì
#IlMioQuadernoDegliAppunti